Un modo insolito e coinvolgente di festeggiare terra madre day a teatro a Soverato, grazie alla disponibilità delle residenza teatrale React
Il tema è stato il cibo analizzato con una prospettiva nuova che ruota intorno al ”cibo racconta”: prima l’attenzione sulla comunità di terra madre “donne in cammino” , poi lo spettacolo Cucina Scialis (un sogno sull’origine del mangiare) e per finire la presentazione delle storie e la degustazione dei dolci preparati per la serata.
La serata organizzata dalla condotta Slow Food Soverato versante Jonico, è stata introdotta e condotta da Marisa Gigliotti .
La comunità delle donne in cammino la cui referente è Donatella Ponterio, fa parte delle comunità di terra madre ,è presente sul territorio calabrese e promuove la protezione dei riti, dei cicli tradizionali della terra e delle donne come base dell’educazione e dell’evoluzione personale. Si occupa del cibo interiore e della bonifica dalla violenza così come in agricoltura si opera per la terra. I cicli della ri-produzione poiché simili e connessi ai cicli delle stagioni regolano i comportamenti delle donne e quindi delle famiglie, in un tutt’uno inter-connesso e inscindibile.
Le donne in cammino hanno un percorso personale di base a cadenza mensile e si incontrano con altre donne ai cambi delle stagioni e nei periodi di cambio energetico corrispondenti ai tempi agricoli.
Lo spettacolo “CUCINA SCIALIS- con Paola Scialis e Stefano Cuzzocrea ha riportato la riflessione fra natura e cultura dell’alimentazione. L’ evocazione di gesti antichi dimenticati che introducono al rito del mangiare il cibo ed essere sazi è stato un tutt’uno con la “cucina divina” dove una figura femminile dalla identità ambigua,con la collaborazione di un custode-aiutante ha affascinato gli spettatori -invitati attraverso le diverse fasi preparatorie alla consumazione finale del cibo. E così le patate e la farina, sapientemente impastate e preparate hanno dato vita agli gnocchi che sono stati proposti al pubblico con gesti rituali .
Alla fine dello spettacolo lo scenario del palcoscenico è cambiato rendendo protagonisti gli spettatori che salendo sul palco hanno potuto interagire con gli altri attori:Le donne in cammino hanno raccontato la storia dei dolci preparati per l’occasione, ricordando i profumi e la memoria d’amore di chi li cucinava originariamente nella propria famiglia (Il Profumo della Memoria): Il Dolce con il riso ed il latte i due versioni, i buccunotti di mamma Teresa e zia Angelina, i petrali, la cicerata, le frittelle della zia Mafalda, il pan di Spagna.
In abbinamento alla degustazione , sempre per restare in tema al femminile: i vini dell’azienda di Lidia Matera ed il moscato di Saracena della cantina Viola . Questa quarta edizione del progetto Il Profumo della Memoria delle donne in cammino, ha una grande importanza perché ha coinvolto i soci della condotta slow food ed anche i non soci.
Marisa Gigliotti