In merito alla situazione di disagio creatasi sulla strada provinciale tra Cardinale e Torre di Ruggiero sono necessarie alcune precisazioni che fanno seguito alla nota stampa da parte del Sindaco di Torre Giuseppe Pitaro.
Dopo le eccezionali piogge del 18 e 19 novembre si sono verificati seri danni lungo la strada provinciale 151 che collega Cardinale con Torre di Ruggiero. Subito intervenuti, i tecnici della Provincia si sono accorti della strana situazione rilevata: infatti in realtà le acque, danneggiando un rilevato stradale, avevano fatto venire alla luce un vecchissimo (ed altrettanto bello) ponte che era stato inopinatamente “tombato” su entrambi i lati al fine di allargare la sede stradale, impedendo alle acque del sottostante fiume di attraversare l’opera e formando, in condizioni eccezionali, una vera e propria diga. Quindi, ancora una volta, si tratta di recuperare danni causati dalle alluvioni ma solo a seguito della violenza perpetrata dall’uomo sulla natura.
La Provincia e’ intervenuta immediatamente con procedura d’urgenza per restituire al fiume il naturale percorso di scorrimento e rimuovendo quindi tutto il materiale che ostruiva e nascondeva il ponte, portando alla luce una splendida struttura ad arco. Tuttavia, anche se abbastanza integro, il ponte ha manifestato danni lungo un muro sul lato Cardinale che ha subito un parziale crollo.
La Provincia non è rimasta inerte per un solo giorno rispetto al problema per cui appaiono assolutamente premature ed inopportune le preoccupazioni manifestate dal sindaco Pitaro che chiede al Prefetto di Catanzaro di farsi promotore di un incontro per rinvenire una soluzione tecnica idonea. Infatti, nonostante la disponibilità a qualsiasi incontro promosso, terminata l’urgenza, la Provincia è già al lavoro per definire un progetto di risanamento e adeguamento del ponte rinvenuto, con connesso adeguamento della larghezza stradale. Contestualmente, nonostante le gravi difficoltà del momento, sono state individuate le possibili fonti di finanziamento per le opere necessarie.
Naturalmente, i lavori dovranno seguire tutte le norme sismiche ed ambientali per cui i tempi tecnici necessari non potranno consentire la riapertura al transito nel giro di pochi giorni ma richiederanno un periodo più lungo; è dunque necessaria la comprensione da parte degli utenti che usufruiscono della strada. Si possono comunque tranquillizzare le comunità interessate sulla celere prosecuzione dell’iter per il risanamento dell’opera, che sarà quotidianamente monitorizzato dai tecnici con conseguente aggiornamento sull’evoluzione delle procedure.
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