Dopo avventure da Totò cerca casa e una serie di figuracce tipicamente calabre, hanno trovato un luogo dove iniziare le sospirate lezioni di Sociologia. Sospirate, sì, era veramente quello che la Calabria attese per lunghi millenni, di cui la Calabria aveva urgente bisogno, quell’iniezione di cultura che, come tutti comprendono, segnerà finalmente l’inizio del riscatto della Calabria. Come abbiamo fatto negli ultimi quattromila anni senza un corso di laurea in Sociologia? Meno male che l’Università di Catanzaro ci ha pensato, meno male che hanno trovato un corpo accademico di professoroni. A proposito, mi procurerò l’elenco, anche per avere la gioia di leggere qualche curioso cognome casualmente uguale a quello di qualcun altro. Che volete, la Calabria è piccola, siamo tutti parenti…
Ora che mi sono divertito con il sarcasmo che spero abbiate capito, cambiamo stile e parliamo più seriosamente. A che serve, Sociologia? La sociologia e l’antropologia sua sorella sarebbero anche utili, se non degenerassero, come quasi sempre succede, in non-scienze e discorsi fin de table da prendere come la scatoletta del tonno, tutti assieme perché ogni singola affermazione è campata in aria. Sociologia si fa con dati, numeri, studi sul campo, non con predicozzi alla volemose bene e invocazioni di più o meno presunti valori; e tanto meno con sensazioni di fronte a muri diroccati. Se sono scienze, servono, eccome; se sono chiacchiere a ruota libera, servono solo a favorire carriere e fama usurpata. Una laurea in Sociologia, nelle attuale situazioni della Calabria, serve solo a un impiego presso qualche polveroso ufficio della Regione o roba del genere.
Peggio se, in grazie di qualche esame rubacchiato di mezzo italiano, il sociologo insegna lettere nelle Medie o filosofia nei Licei. A parte l’ovvia ignoranza delle materie che dovrebbe impartire ai pargoli, c’è che, frustrato nelle sue aspirazioni di imitare Comte, scarica la sua depressione sui ragazzi: e si vede!
Non era meglio se potenziavano Agronomia e Scienze Turistiche, di cui la Calabria ha veramente necessità? Meglio, ma forse non c’erano a sufficienza i docenti. Già, sempre una questione di cognomi! Piccola è la Calabria, spesso capitano sempre gli stessi cognomi di qualche politicante e qualche accademico. Capita, s’intende, per purissima casualità, per fortuita coincidenza. Comunque l’elenco me lo studierò ben bene.
Ulderico Nisticò