L’incontro si terrà alle ore 18 presso l’Aula Magna della Facoltà di Sociologia UMG in via Scesa degli Eroi
Il Magna Graecia Film Festival School in the City si prepara ad accogliere Giancarlo Giannini. Uno dei più grandi interpreti del cinema italiano sarà a Catanzaro domani, sabato 7 dicembre, alle ore 18, per un incontro d’eccezione in programma presso l’Aula Magna della Facoltà di Sociologia dell’Università Magna Graecia nella sede da poco inaugurata di via Scesa degli Eroi, 23 nei pressi del Palazzo comunale.
La presenza di un ospite straordinario come Giannini arricchisce ancora di più il programma della manifestazione, diretta da Gianvito Casadonte, inserita nella II edizione del Festival Cinematografico della Calabria organizzata dalla Calabria Film Commission nell’ambito del progetto “Calabria Terra di Festival” cofinanziato dalla Regione Calabria, Assessorato alla Cultura.
Giancarlo Giannini presenterà a Catanzaro la sua opera seconda, “Ti ho cercata in tutti i necrologi”, in parte girata in Aspromonte con il contributo della Calabria Film Commission. Il grande attore, regista e doppiatore ha inseguito questo progetto cinematografico per molti anni curandone la produzione personalmente. Per i catanzaresi sarà l’occasione per scoprire l’originale lavoro dietro e davanti la macchina da presa di uno dei volti più amati del cinema italiano ed internazionale, la cui carriera è stata impreziosita anche dalla candidatura al premio Oscar come miglior attore nel 1977 per l’interpretazione in “Pasqualino Settebellezze” di Lina Wertmüller.
Dopo la proiezione del film, Giannini parteciperà al dibattito con gli studenti ed il pubblico degli appassionati e riceverà un riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale di Catanzaro.
“E’ tanto che ho in mente questa storia – ha commentato Giannini nelle note di regia -, la trovo avvincente e provocatoria, con al centro un personaggio che mi preme di rappresentare come non mi succedeva da anni, pieno com’è di sfumature e di contraddizioni, e abbastanza anomalo rispetto a ciò che si vede abitualmente al cinema, soprattutto dal punto di vista della recitazione. Sono stato felice di mettere a frutto la mia esperienza dirigendo gli altri attori del cast. Due parole a parte meritano i luoghi e gli scenari che ho voluto per questo film: sono spazi avventurosi e insieme metafisici – boschi e laghi carichi di nebbia, la neve, il deserto – nei quali il protagonista può trovare uno sfondo ideale alla sua catarsi. Sono fiducioso che il pubblico voglia seguirmi in questa strana favola, come mi è già capitato in passato”.