Caro Tito, in questi ultimi cinque anni, ma specialmente negli ultimi mesi, stiamo vivendo, chi più chi meno, uno dei più vergognosi “psicodrammi” che la Storia europea e mediterranea chi ha riservato in assoluto. Dalla comunicazione politica e multimediale non ci è dato capire molto e, quindi, siamo costretti a fare affidamento alle nostre percezioni e a quel poco che finora abbiamo potuto capire di una Unione Europea che arranca pericolosamente nei suoi equilibrismi tra mercantilismi e idealità, accerchiata come è da interessi contrastanti e disgreganti che provengono pure da altre potenze mondiali. E’ proprio difficile fare l’Europa, da sempre! E l’attuale crisi greca ne è una chiara ed evidente dimostrazione dell’autolesionismo europeo e dell’atavico “scontro” tra nord e sud continentale.
A chi giova tutto questo?… mi sembra obbligato porre almeno questa prima domanda, cui è legato inevitabilmente un secondo tragico interrogativo: chi paga?
La risposta al secondo interrogativo è quasi ovvia. Paga il popolo, il popolo europeo. Principalmente sta pagando il popolo greco, umiliato al di là di ogni possibile colpa o complicità anche come Nazione, una delle più antiche e valorose del mondo, genitrice di civiltà. Ma avere questi grandissimi meriti non giova alla Grecia, che pur ha difetti assai antichi e strutturali, con classi egemoni le quali, come quasi in ogni parte del mondo, mantengono le classi subalterne in perenne soggezione. Eppure il popolo ha mostrato di ribellarsi, quasi a riscrivere quell’epica greca che è fondamento del suo carattere millenario.
L’epopea continua.
E, per incoraggiare tale epopea, voglio qui esprimere, anche da uomo profondamente e irrinunciabilmente jonico, tutta la mia grande solidarietà al popolo greco, martirizzato da troppi tiranni interni ed esterni.
Spero proprio che la Grecia vera sappia anche questa volta liberarsi di questi troppi tiranni così come, nella sua lunga Storia, si è liberato di aggressori potentissimi.
Caro Tito, Calabria e Sicilia condividono da sempre il mitico mare Jonio con la Grecia e non possiamo sottrarci all’obbligo morale di sostenere, molto fraternamente, l’ennesima “Resistenza greca”.
E scelgo di essere vicino specialmente a chi sta pagando maggiormente questa crisi-aggressione con una poesia che il nostro amico Salvatore Mongiardo, magno-greco come noi, ha scritto a favore della Grecia giusto tre anni fa, il 07 luglio 2012 (in tempi non sospetti) quando ancora i multimedia non si erano impadroniti della “tragedia greca” come in questi ultimi massacranti mesi subìti da Tsipras e dal suo popolo.
Riporto qui di seguito i versi di Salvatore Mongiardo (www.salvatoremongiardo.com), il quale, per capire meglio questa attualità e altri valori ellenistici strettamente legati al nosto Sud Italia e specialmente alla Calabria, ha trascorso un lungo periodo di soggiorno in Grecia e in Turchia occidentale, inviando al popolo greco il messaggio che, tradotto nella lingua di Omero, inserisco qui in allegato, per essere letto e scaricato dai nostri lettori.
ALLA GRECIA
oppressa dal sistema finanziario anglosassone
Sempre ti ho amato, o Grecia, e ora penso
all’azzurro assolato del tuo mare
in questi giorni che nordiche brume
offuscano i tuoi lidi di sogno
dove nacquero Venere ed Apollo,
dio dall’arco d’argento.
Feroci artigli di avidi banchieri
non riusciranno, o Grecia, non temere,
a rubarti la luce del pensiero
di cui sei la feconda genitrice.
Grecia, divina madre di eroi,
ai barbari opporremo il nostro petto
e lotteremo con l’arciere Apollo
che lanciando i suoi strali luminosi
dissiperà la nordica caligine.
07 luglio 2012 – Salvatore Mongiardo
Caro Tito, speriamo che l’Europa riesca a trovare il modo di non umiliare sua Madre Grecia, trovando un accordo onorevole per tutti, evitando la catastrofe politica e strategica euro-mediterranea. Sappiamo però che c’è chi, per denaro e potere, riesce a cuore leggero a macchiassi di matricidio e a passare sul cadavere della propria madre, ma un tale sangue griderà vendetta e non sarà possibile o facile ignorarlo nei secoli futuri. Torni la saggezza sotto il cielo d’Europa!!!… Ma spetta a ciascuno di noi unire voce ed impegno per evitare il peggio. Questa lettera sia il nostro fraterno grido jonico, un messaggio lanciato proprio da una simbolica sede quale è, nel nome e nei fatti, www.CostaJonicaWeb.it fondata sulla bellezza, sulla pace e sulla civiltà dei popoli.
Buona Grecia e buona Europa a tutti! Cordialità,
Domenico Lanciano – (Costajonicaweb.it)