Il silenzio assordante della politica e dei dirigenti regionali su una rilevante tematica sociale quale la consegna gratuita del farmaco a domicilio, sconcerta e avvilisce chi ha inteso attivare tale servizio nonché le centinaia di utenti aventi diritto che si sono visti privare di una delle rare buone iniziative funzionanti nella nostra regione.
A distanza di due mesi dall’ultimo comunicato stampa, attraverso il quale si annunciava la sospensione del servizio visto il mancato pagamento delle spettanze dovute da parte di Fondazione Calabria Etica, nulla è cambiato, salvo che, con grandi sacrifici da parte degli operatori dell’Associazione “Il Melograno Onlus”, gli utenti hanno potuto continuare ad usufruire, senza alcuna interruzione, del servizio di consegna fino a giorno 3 giugno; data in cui anche i più ottimisti tra gli operatori si sono dovuti ricredere sulle promesse fatte dai dirigenti regionali responsabili dei vari procedimenti, nonché da vari settori della locale classe politica.
Le uniche certezze sono le decine di telefonate che quotidianamente riceviamo da parte degli utenti, in molti casi non autosufficienti, amareggiati per l’interruzione di un servizio essenziale e peraltro gratuito, del quale, per ragioni incomprensibili, non potranno più usufruire se non fino a quando si riuscirà a reperire i fondi necessari alla prosecuzione del servizio.
Un unico, ma doveroso, ringraziamento va rivolto al Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro Avv. Ivan Cardamone, che subito dopo il nostro primo comunicato ha inteso pubblicamente esprimere solidarietà alla Federfarma Catanzaro e a tutti gli utenti del servizio, tessendo le lodi di una iniziativa di grande impatto sociale, facendo sì che l’attenzione, anche se per brevissimo tempo, fosse rivolta a quanto stava accadendo, rimanendo purtroppo una voce isolata.
Avremmo voluto che tale iniziativa fosse sostenuta anche da altri esponenti politici alla cui attenzione era state posta la problematica in questione, magari anche della città di Lamezia Terme, ma evidentemente le circa cento utenze servite mensilmente nella città lametina, trattandosi pur sempre di soggetti non autosufficienti, ma numericamente poco rilevanti, non hanno attirato la dovuta attenzione, probabilmente distratti dal fermento causato dalla recente tornata elettorale.
Pensare a male è peccato, ma a volte…..
Ad ogni modo, prima di intraprendere alcuna iniziativa legale, la Federfarma Catanzaro ha invano tentato più volte di esporre ai soggetti competenti, Dipartimenti Regionali e Fondazione Calabria Etica, le proprie ragioni, per evitare l’insorgere di azioni legali volte al riconoscimento giudiziale di quanto spettante, anche al fine di non aggravare la posizione dell’Ente Regione di ulteriori spese.
Da contro, l’unico cenno è stata la nota pervenuta da parte di Fondazione Calabria Etica, nella quale si conferma che il mancato pagamento di quanto dovuto, salvo l’avvenuta erogazione di circa il 5% della somma complessiva, è stato determinato dalla mancata erogazione da parte del Dipartimento Regionale competente dei fondi previsti.
All’uopo al citato Dipartimento la Federfarma ha inoltrato formale richiesta di accesso agli atti relativo all’intero iter procedurale, al fine di comprendere le cause dei ritardi riferiti dalla Fondazione Calabria Etica, senza aver avuto finora alcun riscontro.
Nelle more, siamo purtroppo a confermare che il “Progetto pronto farmaco a domicilio” rimane attualmente sospeso, in attesa che chi di dovere si degni di fornire certezze sui tempi di pagamento dei fondi finalizzati al riguardo, e il perché di tale ritardo nella loro erogazione.
Nell’attesa, invitiamo tutti coloro che hanno usufruito del servizio e che hanno urgente necessità del suo pronto ripristino, di rivolgersi agli uffici del Dipartimento 6 della Regione Calabria ed alla sede di Fondazione Calabria Etica, presso i quali certamente otterranno quelle risposte che a noi non è dato sapere.
Il Presidente
Dott. Vincenzo Defilippo