Vi giuro, amici lettori, che non è un fotomontaggio, bensì una vera fotografia scattata personalmente da me con l’ausilio del cellulare: sono i cartelli stradali della tratta Gagliato – Argusto! Che ci crediate o meno, sono propriamente loro, i cartelli stradali.
Ragazzi, in altre terre tipo Germania, Lombardia, Cina prima fanno la strada e poi i cartelli! Che bambini! In La Calabria, terra di filosofi, non si perde in quisquiglie come il prima e il dopo: siamo o non siamo un popolo aoristico, quello che dice “ficiamu” anche se l’abbiamo fatto un momento fa? Per noi il presente, il passato e il futuro sono trascurabili particolari. Perciò da noi si fanno prima i cartelli e poi le strade.
Con tutto questo, magari non è solo un proclama, forse è la volta buona, e sarà percorribile davvero il miserabile chilometro da Gagliato all’ignobile svincolo di Argusto. E chi lo sa?
Per terminare, voglio solo sperare che nessuna testa balzana osi parlare di inaugurazione, festa, danze, taglio del nastro, canti, pasticcini, benedizioni ecclesiastiche e altre pagliacciate del genere. Ammesso che quel ridicolo chilometro venga aperto, lo sia di notte, vergognandoci tutti.
Riassunto: se ne parlò la prima volta nel 1968; cambiarono 666 i progetti per far piacere a questo o a quello; verso il 1995 iniziò qualche straccio di lavoro; poi gettarono al vento i soldi per Argusto; poi fecero una mezza tangenziale di Chiaravalle e poco più: oggi, se sarà, nel 2015, passeremo sul triste chilometro.
Tutti i responsabili dal 1968 a oggi andrebbero presi (metaforicamente, dicono i politicamente corretti) a calci nel sedere nudo, altro che squilli di tromba e sorrisi a favore di telecamere!
Ulderico Nisticò