“Indicatori di appropriatezza d’uso dei farmaci e governo clinico: rapporto OsMed – AIFA”, è stato questo il tema di un importante convegno, organizzato dal prof. Giovambattista De Sarro, Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute presso l’Università di Catanzaro e Referente AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che si è tenuto ieri nell’Aula magna della Facoltà di Medicina.
Tale incontro ha avuto il pregio di coinvolgere gli enti regolatori, le aziende sanitarie e gli amministratori regionali con l’obiettivo di realizzare una partnership concreta e fattiva che consenta di garantire a tutti i cittadini elevati standard qualitativi di assistenza sanitaria.
Ad aprire i lavori lo stesso Prof. De Sarro, seguito dagli interventi istituzionali del prof. Aldo Quattrone (Magnifico Rettore Università di Catanzaro), del dott. Massimo Scura (Commissario ad acta Sanità Regione Calabria), del dott. Andrea Urbani (Subcommissario Sanità Regione Calabria), del dott. Bruno Zito (Direttore Dipartimento Tutela Salute Regione Calabria), del Prof. Massimo Fresta (Vicepresidente Ordine dei Farmacisti di Catanzaro) e del Dott. Vincenzo Antonio Ciconte (Vicepresidente Giunta Regionale e Presidente Ordine dei Medici di Catanzaro).
In particolare, il Commissario Massimo Scura ha evidenziato come il problema della sanità regionale sia più culturale che organizzativo, e può essere affrontato solo attraverso la collaborazione e il contributo congiunto di tutti gli stakeholders: funzionari dell’assessorato alla sanità, direttori generali di aziende sanitarie e ospedali, medici e farmacisti. Lo stesso ha ribadito che l’efficienza delle prestazioni sanitarie offerte non è solo un obiettivo di natura economica, ma soprattutto di ordine etico, in quanto le risorse incrementali derivanti dalla scelta di interventi sanitari efficaci e a minor costo, possono essere re-investite per rendere disponibili ai pazienti terapie innovative e ad alto costo. Il dott. Urbani ha invece sottolineato come la Calabria, regione storicamente “non virtuosa” dal punto di vista della spesa sanitaria, abbia ormai da qualche anno intrapreso un percorso per invertire questa tendenza negativa. Lo dimostra il fatto che la Calabria è stata la prima regione italiana a partecipare al progetto Osmed (Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali) dell’AIFA e, quindi, ad utilizzare indicatori di appropriatezza prescrittiva per razionalizzare la spesa farmaceutica: “Finalmente – ha detto Urbani – la Regione Calabria possiede gli strumenti informatici per individuare l’inappropriatezza prescrittiva e sanzionare i responsabili”. I primi dati di questo progetto hanno dimostrato che la Calabria ha 45 milioni di euro di spesa farmaceutica inappropriata; tuttavia, la possibilità di rilevare e “quantificare” tale inappropriatezza crea i presupposti per ottimizzare e riqualificare le risorse sanitarie regionali.
Quest’ultimo aspetto viene ripreso dal Coordinatore Area Strategica e Politiche del Farmaco dell’AIFA, dott. Pierluigi Russo, che ha ribadito l’impegno della Calabria nell’attività di controllo dell’appropriatezza prescrittiva attraverso l’utilizzo di standard predefiniti quali indicatori di aderenza terapeutica e note AIFA. In altri termini, si passa da un sistema che identifica come inappropriato un uso dei farmaci che induce un consumo in eccesso (o in difetto) rispetto ad un consumo medio, non motivando tale variabilità prescrittiva, ad un sistema che, viceversa, identifica come inappropriato un uso dei farmaci al di fuori delle indicazioni per le quali ne è stata sperimentata l’efficacia o concessa la rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Alla luce di queste considerazioni, appropriatezza prescrittiva/terapeutica significa sempre più individuazione di percorsi di utilizzo adeguato, efficace e costo-efficace dei medicinali. Tale indirizzo si rende necessario in una prospettiva di tutela della salute, soprattutto considerando che i costi elevatissimi dei farmaci innovativi che appariranno sul mercato nei prossimi anni impongono una rigorosa selezione tecnico-scientifica dei pazienti. Inoltre, tali farmaci esigeranno anche un’uniforme gestione a livello nazionale piuttosto che regionale. In tale contesto, il dott. Russo ha sinteticamente illustrato le finalità dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali, che raccoglie e monitora i dati di consumo e le modalità di impiego e di spesa relativi ai farmaci sia a carico del SSN che dei cittadini. Tali dati confluiscono annualmente nel Rapporto OsMed, strumento fondamentale per la programmazione sanitaria delle regioni, ma anche per medici e farmacisti durante la loro attività professionale quotidiana. Illustrando la struttura del Rapporto OsMed, il dott. Russo si è soffermato in particolare sulle sezioni 4 e 8, dedicate rispettivamente all’appropriatezza d’uso dei farmaci e alla farmacovigilanza. Quest’ultima disciplina è fondamentale per migliorare l’appropriatezza delle terapie, in quanto monitora gli eventi avversi dei farmaci favorendo una migliore conoscenza del loro profilo di sicurezza e, quindi, un loro utilizzo più appropriato, riducendo il rischio di eventi avversi. A tal proposito, il prof. De Sarro ha chiosato come gli studi di farmacovigilanza abbiamo documentato che il 60% degli eventi avversi ai farmaci è prevenibile, con un conseguente notevole risparmio di risorse.
Il dott. Russo ha spiegato all’uditorio che i nuovi indicatori standard in base ai quali valutare l’appropriatezza dell’utilizzo dei farmaci sono basati sui dati prescrittivi messi a disposizione da 32 ASL aderenti al progetto, per un totale di quasi 18 milioni di pazienti che rendono il database italiano unico al mondo nel suo genere. Tra i tanti dati presentati, contenuti nel Rapporto, spicca quello sui farmaci oncologici che, nei primi mesi del 2014, si sono attestati al primo posto in termini di spesa pro-capite (48.7 euro), superando i farmaci cardiovascolari (40.5 euro). Altro dato interessante è che il 40% delle prescrizioni dei farmaci inibitori di pompa protonica nel 2014 sono risultate essere inappropriate, determinando uno spreco di risorse pari 298 milioni di euro.
Nel successivo intervento ha preso la parola l’economista Luca Degli Esposti, dando voce alla Clicon S.R.L., componente fondamentale del progetto OsMed, a cui si deve la realizzazione degli indicatori di appropriatezza e l’analisi dei dati provenienti dai flussi prescrittivi delle ASL italiane aderenti. Degli Esposti ha brillantemente spiegato come l’economia possa essere estremamente funzionale alla risoluzione del problema inappropriatezza, verificando se le modalità di consumo delle risorse sanitarie sono conformi alle indicazioni e alle raccomandazioni di utilizzo dei medicinali. Sono proprio i discostamenti delle modalità prescrittive attuate dalle modalità raccomandate ad indicare l’inappropriatezza e, quindi, dove intervenire per razionalizzare la spesa farmaceutica. Rifacendosi a quanto detto prima il dott. Russo, l’economista ribadisce che il controllo dell’appropriatezza non deve essere più effettuato sulla base di un’analisi della variabilità prescrittiva a livelli regionale e di singola ASL, ma deve fondarsi sulla lettura e sull’interpretazione di indicatori di appropriatezza che forniscono informazioni sul corretto utilizzo dei farmaci, confrontando le modalità prescrittive attuate con standard predefiniti basati su evidenze di costo-efficacia. È proprio la rilevazione del discostamento da tali standard di appropriatezza che deve dare il via ad un processo di cambiamento che deve essere costantemente sottoposto a verifiche per monitorarne i risultati in termini di ricaduta clinica ed economica.
Infine, a chiusura dei lavori, gli interventi del dott. Giacomino Brancati, Responsabile LEA del Dipartimento Tutela della Salute, e della dott. ssa Emanuela De Francesco, coordinatrice del gruppo di lavoro per la Farmaceutica della Regione Calabria, che commentando i dati del Rapporto OsMed relativi alla nostra Regione, hanno dato risalto agli interventi sanitari virtuosi messi in atto in questi anni di commissariamento della nostra Sanità: Prontuario Terapeutico Regionale, partecipazione fattiva al progetto OsMed-AIFA. Tali iniziative di respiro regionale e nazionale, come testimoniato peraltro da questo evento, e anche i diversi progetti di farmacovigilanza promossi in maniera capillare sul nostro territorio in questi ultimi anni, dimostrano come decisori politici, medici, farmacisti e operatori sanitari abbiano preso sempre più coscienza dell’importanza di un appropriato utilizzo dei farmaci nella prospettiva di garantire a tutti la tutela della salute e un equo accesso alle cure più innovative ed efficace. Ora non resta che aspettare i risultati di tale rinnovamento culturale.
Vincenzo Ursini