Idroterapia, musicoterapia, sesso-terapia, cromoterapia, favola-terapia: è stato sottoposto a tutte queste terapie con l’obiettivo di trovare il proprio Io. Ma non l’ha fatto sdraiato su un lettino, nello studio di uno psicologo, ma sul palco del Teatro Grandinetti a Lamezia Terme. Francesco Paolantoni ha accattivato e coinvolto il pubblico, giunto da ogni angolo della Calabria, nella sua esilarante ed intensa pièce teatrale dal titolo “Che fine ha fatto il mio io?”. Un fuori programma della rassegna teatrale “Vacantiandu 2015” organizzata dall’associazione “I Vacantusi”. Una performance tragicomica, quella messa in scena dal noto comico napoletano, affiancato in scena dalla bravissima spalla Arduino Speranza, che ha fatto registrare un’esilarante pubblico-terapia, con il coinvolgimento continuo degli spettatori, protagonisti insieme all’artista della serata. Paolantoni, che si trova a vivere una crisi esistenziale provocata dalla mezza età e dai difficili tempi in cui viviamo, è infatti sottoposto a diverse terapie, che necessitano però dell’aiuto del pubblico, con il quale instaura una comunicazione continua a suon di esilaranti battute in un napoletano. Straordinaria anche la mimica fatta di goffe e ridicole smorfie, che hanno reso ancora più divertente le gag. Il comico partenopeo, per tutta la serata, gioca con la nevrosi, prendendosela con donne e bambini, quest’ultimi considerati dei “piccoli mostri” dai quali è bene stare lontani. Uno spettacolo che ha catturato il pubblico fin dall’inizio, tributandogli continui e scroscianti applausi. L’ennesimo successo incassato dai direttori artistici della rassegna teatrale lametina, Nicola Morelli e Walter Vasta, che hanno messo su un cartellone di altissima qualità e che ha riscontrato un grande successo di pubblico e di critica, con artisti professionisti che hanno elevato il livello dell’offerta teatrale cittadina.
Lo spettacolo di Paolantoni, presentato dalla giornalista Ketty Riolo, oltre a divertire ha avuto anche un fine benefico: parte dell’incasso di “Che fine ha fatto il mio io?” è stato infatti devoluto al Lions Club di Lamezia Terme che, come ha spiegato la presidente del club Chiara Puteri, donerà la somma a favore di numerosi bambini delle scuole lametine appartenenti a famiglie meno abbienti e che hanno bisogno di cure. A conclusione della serata, come tradizione, i direttori artistici Morelli e Vasta hanno donato la “maschera nera” simbolo di questa quarta edizione della rassegna teatrale.