Prosegue il progetto “Identità e territorio” curato dall’associazione Catanzaro è la mia città che ha come obiettivo il fare conoscere la storia, la geografia, l’architettura e la letteratura di Catanzaro.
L’iniziativa, progetto pilota patrocinato gratuitamente dal MI.UR. Ufficio Scolastico Regionale e seguito nella persona della Professoressa Maria Marino, ha l’obiettivo di sensibilizzare le coscienze dei più giovani sulla propria città per sviluppare in loro una coscienza identitaria.
Le lezioni che si stanno svolgendo hanno visto come protagonisti i ragazzi dell’I.C. “Patari-Rodari”- e dell’ I.C. “Don Milani” coinvolgendo i fanciulli della scuola primaria ed i ragazzi della scuola secondaria.
Entusiasmo e curiosità da parte degli studenti che della propria città conoscono ben poco, tante le domande mirate per avere dettagli sulla storia della propria città e sui quartieri che ad alcuni sembravano città provincia del capoluogo di regione.
“La conoscenza di ciò che siamo stati, per meglio comprendere cosa siamo – ha detto Francesco Vallone, Presidente dell’ Associazione Catanzaro è la mia città – vuole essere uno degli obiettivi di queste lezioni di “catanzaresità” che come associazione abbiamo voluto impartire gratuitamente sperando nel successo dell’iniziativa, Progetto Pilota di un progetto più grande che si vorrà realizzare grazie all’Ufficio Scolastico Regionale.
Conoscere la propria città, per amarla e per volere il meglio per essa e per i suoi cittadini, le lezioni magistralmente tenute dallo storico Mario Mauro presidente del gruppo Storico città di Catanzaro e delle guide turistiche calabresi sono state, finora, una sorpresa per tutti i ragazzi che hanno vissuto in una città che stanno, solo ora, iniziando a conoscere.”
“L’attività dell’ Associazione Catanzaro è la mia città – continua il presidente Vallone -, dopo quanto realizzato l’estate scorsa e durante il periodo natalizio con le visite guidate ai catanzaresi che volevano apprezzare il proprio patrimonio storico, cerca di integrarsi nel quotidiano per coinvolgere quanto più possibile cittadini, istituzioni, organi di informazione, imprenditoria per dare un minimo di dignità ad una città che ai più sembra ormai morta”