Negli ultimi quattro anni Soverato ha cambiato due sindaci e due commissari; il 10 maggio prossimo, pare, arriverà il terzo sindaco. Per forza deve arrivare: il meccanismo elettorale è automatico, e uno qualsiasi dei 666 candidati che piglia un voto in più, ecco fatto il primo cittadino. Et voila, les jeux sont faits. Sta a vedere quanto dura, ma questo è un altro discorso.
Il vincitore del 10 maggio s’insedierà con calma, e metterà mano a qualcosa verso la fine del mese: tardissimo per un qualsiasi intervento sul turismo.
In questi quattro anni la comunità soveratese ha fatto quello che ha potuto: ai tempi di Taverniti, abbiamo rappresentato “Soverato 1521”, di UN regia di Pittelli, con almeno duemila spettatori; ai tempi della Rizzo, il Comitato Eventi, con gran lavoro di Peppe Chiaravalloti, ha fatto Notte blu, Di-vino, Natale 2013, Carnevale 2014 e la Rassegna teatrale curata da Maurizio Paparazzo; nell’estate di Alecci, Emozioni nel parco e Quarantesimo; anche Natale e Carnevale recenti, sotto il commissario Mottola. Il Comune ha fatto qualcosa per aiutare queste iniziative. Abbiamo visto le nostre strade e piazze riempirsi di gente.
Ma tutto ciò, che fu a costo zero e per puro svago, poco ha a che vedere con la vocazione turistica di Soverato, che resta, nel complesso, quella degli anni 1980. E il turismo è lavoro, mica passatempo.
Negli anni 1980 sulla Costa Ionica calabrese c’erano quasi solo Crotone e Soverato, con qualche isolato caso Copanello. Arrivava a Soverato un turismo di medio e persino alto livello, contento di quello che il 1980 offriva di meglio: mare, pizza, danze…
Nel 2015, non solo lo Ionio è zeppo di località balneari; ma se un tizio di Milano vuole farsi un bel bagno di mare, non deve per forza aspettare il 15 agosto a Soverato, ma s’infila sopra un aereo a basso costo e si bagna ai Caraibi anche il 25 dicembre!
La Calabria, e Soverato, restano invece convinte che sia ancora moderna e allettante l’offerta tipo Vitelloni e Stessa spiaggia stesso mare, che invece sono la protostoria del turismo e non interessano più a nessuno.
Turismo di salute, della terza età, religioso, culturale, sportivo, di studio eccetera? In Calabria, e a Soverato, sono attività mai sentite nominare: solo Pinne fucile occhiali… Sapore di sale… Tintarella di luna…
Direte voi: Ma sono canzoni degli anni 1960! Appunto, ragazzi, appunto! Io facevo la I Media.
Ora vorrei sapere cosa per il turismo vogliono fare i 666 candidati a sindaco. E non chiacchiere a ruota libera, voglio proposte concrete e praticabili a cominciare dall’estate 2015.
Plumas y palabras, el viento las lleva.
Ulderico Nisticò