Riorganizzazione, Ripartenza, Rilancio
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@Pensionati2015
Il logo del partito riporta la dicitura “Pensionati” e non “Dei Pensionati”. Questa precisazione è molto importante perché definisce il campo d’interesse della nostra lista. Noi inglobiamo e ci rivolgiamo non solo a persone che hanno ultimato il loro ciclo lavorativo nell’ambito della società, ma a tutti gli appartenenti a questa società. Come in una grande famiglia noi ci concentriamo non solo sui nonni, ma anche su genitori e figli e immaginiamo di essere tutti insieme seduti intorno ad un grande tavolo. Inizia a parlare il nonno, ma gli argomenti affrontati dall’anziano hanno riflessi sociali ed economici su tutti i commensali e tutti i convenuti sono invitati a partecipare fattivamente, rinsaldando la solidarietà tra generazioni.
Lo studio della situazione porta a individuare i problemi del nostro tempo. L’analisi è molto facile e ci porta a stabilire quali sono i campi di applicazione che possiamo sviluppare e quelli sui quali, invece, dobbiamo intervenire per capovolgere la situazione in cui ci si trova. Sono anni, oramai, che illustri tecnici e stimati professionisti ci illustrano e fanno lunghi elenchi di criticità e complicazioni. Le difficoltà sorgono quando si vuole passare dal problema al modo come affrontarlo e risolverlo. Certamente è molto difficile. Dire come risolvere un problema è particolarmente impegnativo perché si deve individuare una soluzione che sia possibile e quindi realizzabile, altrimenti rimane solo una promessa elettorale.
Il Programma che il Partito Pensionati intende sviluppare nell’ambito dei prossimi cinque anni ha una connotazione locale, ma è in armonia con la globalizzazione tipica dei nostri giorni. Nel redigere il seguente programma si sono tenute presenti due emergenze. La prima è l’inaccettabile livello di disoccupazione che anche da noi fa sì che vi siano non solo i disoccupati, ma anche gli inattivi. La seconda è la scarsa specializzazione dei nostri giovani, per eliminare la quale sono necessari solidi sistemi d’istruzione e formazione. Nel nostro piccolo, nei successivi capoversi, proponiamo delle possibili soluzioni per entrambe le necessità. I primi due capoversi descrivono gli obiettivi a lungo termine; sono l’intelaiatura sulla quale costruire una struttura efficiente e produttiva. I quattro successivi prevedono obiettivi a medio termine che andranno sviluppati parallelamente a quelli a lungo termine perché non solo li integrano, ma forniscono gli strumenti affinché funzionino meglio. E infine gli ultimi cinque capoversi trattano della quotidianità, di tutte quelle piccole cose che, se opportunamente seguite, rendono migliore la vita dei cittadini.
Soverato è la città sintesi del comprensorio. Vi è un’osmosi quotidiana fra tutte le realtà del distretto fatte di scuola, attività lavorative, impegni nel tempo libero. Allora perché non formalizzare tutto ciò? Perché non incoraggiare la fusione dei comuni della zona? Potrebbe avere maggiore peso politico, sfruttando tutti i vantaggi della legge approvata lo scorso aprile che ha per titolo “disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei comuni”. Oltre ai vantaggi derivanti da una nuova entità certamente più competitiva, si potrebbero cogliere i benefici economici decennali previsti dalla norma sotto forma di contributi straordinari. Anche l’assegnazione dei fondi europei è più facile se il richiedente ha un progetto importante, innovativo, ma soprattutto se questo progetto viene sviluppato a favore di un’ampia realtà amministrativa. Allo scopo di salvaguardare alcune peculiarità “nei comuni istituiti mediante fusione di due e più comuni contigui lo statuto comunale può prevedere l’istituzione di Municipi nei territori della comunità di origine o di alcune di esse”.
Soverato ha una posizione privilegiata all’interno del Golfo di Squillace. Per secoli questo ricovero naturale ha ospitato e visto transitare migliaia d’imbarcazioni di differente cabotaggio che trasportavano conquistatori, turisti e merci di ogni genere. Alcuni di questi natanti hanno fermato la loro corsa nel Mar Ionio e attendono di essere rintracciati e riportati alla luce. Penso a delle ricerche archeologiche da condursi nelle profondità marine, davanti alle nostre coste. Si potrà implementare il Parco Marino, all’interno del quale attuare una sinergia dell’opera di scienziati, studiosi, restauratori, tecnici subacquei e operatori del mare per espandere un’archeologia marina, che avrà il suo terminale nel Museo del Mare, da costituirsi nel comprensorio dei locali dell’attuale Acquario. Quest’attività comporterà una valorizzazione del nostro patrimonio sommerso, aggiungendo innumerevoli opportunità di lavoro per i nostri concittadini che si vorranno impegnare sia nel progetto vero e proprio, sia nell’indotto che necessariamente dovrà essere sviluppato, compreso quello turistico. Detto progetto, che chiameremmo di sviluppo archeo-naturalistico, potrà essere finanziato con i fondi europei legati alla ricerca, valorizzazione e fruizione di beni archeologici, sotto la supervisione della Direzione Scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, mettendo a frutto esperienza e risultati degli anni scorsi. Quest’area potrebbe davvero diventare la pietra miliare per la ripresa industriale di Soverato.
Soverato ha una vocazione turistica. Il turismo è un’attività produttiva che nel passato ha contribuito allo sviluppo e non solo economico. Bisogna arrivare alla disponibilità di un porto turistico. È necessario che la stagione turistica balneare si allunghi anche ai mesi di giugno e settembre. E’ essenziale rimodulare tra tutti gli operatori turistici, alberghieri, ristoratori, un progetto ben articolato dell’accoglienza. Un turismo globale, in altri termini, realizzato da persone che vengono sempre più attratte dalle molteplici risorse artistiche, gastronomiche, ambientali e da servizi ricreativi, utili alla persona. L’Istituto Alberghiero dovrà diventare centro di formazione e cultura anche per i vari operatori turistico-commerciali che si cimentano nella difficile arte dell’ospitalità. L’offerta formativa si dovrà completare con un corso di studi in grafica e comunicazione da sviluppare nell’ambito dell’Istituto Tecnico per Geometra. I nostri giovani dovranno non solo acquisire un’elevata specializzazione, ma dovranno ben veicolarla e accrescerla costantemente. Il turismo è un’attività che impegna tutto l’anno. La stagione estiva dovrà essere pianificata e programmata per Natale dell’anno precedente a quello cui si riferisce. Solo una maggiore attività di studio e organizzazione potrà creare un adeguato flusso turistico. Non si può più improvvisare, dovranno essere ideati anche appuntamenti di primavera e d’autunno, serate di teatro e musica anche presso l’orto botanico facendo leva sui nostri giovani di talento, serate a tema nei quartieri, eventi di cinema e teatro all’aperto; in altri termini prevedere una serie d’impegni locali che facciano conoscere al forestiero le radici della nostra gente e nello stesso tempo offrano un’alternativa alla solita passeggiata sul lungomare.
Soverato aveva una buona tradizione artigianale. Quest’attività è andata sempre più scemando per mancanza di sostegni idonei. Finanziamenti mirati a incoraggiare l’apertura di nuove unità produttive sono la via per contribuire ad abbassare il tasso di disoccupazione. Si potrebbero riprendere le tradizioni dei grandi maestri d’ascia e quelle dei pazienti pescatori che vivevano il lungomare come una seconda casa, animandolo con le loro produttive realizzazioni o riparazioni. Anche la lavorazione della ceramica, della terracotta e della lavorazione dei vimini potrà essere meglio indirizzata. Per svilupparla occorrono pochi mezzi e tanta maestria che potrà essere affinata implementando i corsi formativi o addirittura mini corsi stagionali per i turisti.
Soverato ha un territorio che è stato martoriato da eventi alluvionali ed è situato in una zona a rischio sismico. Il suo territorio deve essere messo in sicurezza, puntando su un idoneo ordinamento urbanistico, un’attenta manutenzione e una lungimirante prevenzione degli interventi capaci di stabilizzare il territorio. Anche in questa branca la collaborazione con l’Istituto Tecnico per Geometra, corso ambiente e territorio, potrà risultare sostanziale per la programmazione, pianificazione e condotta dei provvedimenti appropriati.
Soverato deve riprendere il ruolo trainante dell’economia locale. Devono essere riviste al ribasso imposte e accise che frenano le attività dei commercianti e imprenditori e gravano negativamente sui consumi. Per contro deve migliorare il sistema di riscossione dei tributi. Una struttura funzionante consentirà l’incameramento di quanto dovuto da ogni cittadino, eliminando sprechi ed evasione. La situazione finanziaria del Comune di Soverato è sicuramente negativa. E’ stato redatto un ammissibile piano di riequilibrio decennale che potrebbe funzionare solo se tutti faremo la nostra parte. Esso prevede aliquote tributarie ai massimi livelli e spese annuali al limite della sostenibilità, ma la via individuata evita il dissesto finanziario. Nei prossimi dieci anni il piano di riequilibrio potrà essere meno gravoso se i tributi comunali saranno pagati da tutti gli aventi titolo e se ad esso si aggiungerà un sostenibile piano di alienazione degli immobili di proprietà del Comune.
Soverato deve eliminare il degrado ambientale. Erbacce e rifiuti di ogni genere disseminate nelle varie zone della città devono essere rimossi, elevando lo standard di decenza. L’Amministrazione Comunale dovrà riprendere con forza e determinazione l’annoso problema della “Raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta” con la ditta appaltatrice. Fino ad oggi ben poco è stato realizzato al riguardo, consentendo l’accumulo di sacchetti della spazzatura ammonticchiati presso i cassonetti e offrendo nel contempo alle persone un misero scenario di degrado dell’igiene e dell’ambiente. Occorre porre l’attenzione sul valore del riciclo perché se ben applicato comporta indiscutibili vantaggi economici.
Soverato ha bisogno di un efficiente sistema di trasporto interno. È necessario provvedere affinché i vari centri d’interesse, soprattutto degli anziani, siano collegati tra loro. Non è accettabile neanche per un forestiero il fatto che, una volta arrivato in stazione, non abbia nessun mezzo per recarsi in una qualsiasi località. Il trasporto va altresì potenziato verso le località di arrivo e partenza degli altri sistemi di trasporto nazionali e internazionali. Degni di attenzione sono, inoltre, i collegamenti intercomunali, potrà essere migliorato e razionalizzato il sistema integrato rotaia-gomma. Una particolare attenzione, infine, va posta nel seguire i lavori della Trasversale delle Serre; è tempo che si concludano i lavori.
Soverato ha scarsa disponibilità d’impianti sportivi. La benefica influenza dello sport nella vita individuale ed in quella sociale è oramai acclarata. Bisogna, inoltre, tener conto che lo sport oggi non è più appannaggio dei giovani, tutte le classi di età vi fanno sempre maggiore ricorso. Il campo sportivo va potenziato con interventi che lo facciano somigliare sempre di più a uno stadio di serie nazionale, collegandogli altri impianti sportivi e mezzi di trasporto idonei a raggiungerli. Tra i citati altri impianti sportivi un posto d’onore spetterà alla piscina perché la presenza del mare non esclude qualsiasi altro posto dove si possono praticare le differenti discipline del nuoto.
Soverato ha un Partito Pensionati attento alle persone, soprattutto a quelle più deboli. In questo quadro pensa di istituire un centro anziani vivace ed accogliente, impiantare case di riposo di elevata efficienza, agevolare l’operato dei volontari per rendere sempre più attiva e rispondente l’Assistenza Domiciliare. Faremmo un deciso balzo in avanti con la fondazione di una Casa Famiglia, dove gli anziani auto sufficienti, ma soli, possano vivere la loro esistenza in compagnia senza sentirsi esclusi dalla società, che oltremodo ha sempre più bisogno di loro. Esiste poi il grande mondo femminile, quello delle casalinghe e delle imprenditrici che da anni chiedono sostegno morale e tutti gli strumenti necessari per rimuovere gli intralci alla loro attività. E infine, ma non ultimo l’Ospedale. Le strutture ospedaliere dovranno essere monitorizzate per annullare la tempistica d’attesa per le visite e rendere più sollecite le prestazioni specialistiche fornite dal nosocomio. Un grande risultato sarebbe la realizzazione di un Pronto Soccorso Stagionale che faccia fronte alle maggiori richieste di prestazioni tipiche del periodo estivo.
Soverato annovera numerose Associazioni di Volontariato e Onlus. L’Amministrazione Comunale dovrà valorizzare questo grande patrimonio e, pur nel rispetto delle relative competenze, dovrà armonizzare il loro lavoro. La sinergia così ottenuta migliorerà l’efficienza perché saranno eliminate eventuali aree di sovrapposizione o di mancanza. Ogni Associazione continuerà a perseguire i propri scopi sociali, ma all’interno di un mosaico cittadino ben equilibrato ed efficace.
Soverato, concludendo, ha bisogno di tanta normalità, buon governo e attenzione affinché il regolare svolgimento delle attività sia agevolato da una città bella, ordinata ed ospitale.
Pasquale Martinello