Il consiglio provinciale di Catanzaro ha approvato all’unanimità il Piano triennale di dimensionamento scolastico. In discussione, nella riunione di questa mattina, anche due ordini del giorno: il primo, del presidente Bruno sul ridimensionamento dei collegamento tra gli scali aeroportuali di Milano e Lamezia Terme; il secondo del consigliere Marziale Battaglia sul decreto ministeriale Esenzione Imu agricoli zone montane e collinari.
A presiedere i lavori delle assise il presidente Enzo Bruno, affiancato dalla dottoressa Anna Perani, dirigente del settore Pubblica istruzione che ha anche relazionato sulla pratica relativa al Piano triennale di dimensionamento scolastico. Il provvedimento, in particolare, fa riferimento alla costituzione dei Centri provinciali per l’Istruzione degli adulti, la riorganizzazione della rete scolastica e la programmazione dell’offerta normativa. Il presidente Bruno ha evidenziato che la pratica in oggetto al primo punto viene approvata in ossequio ad una norma regionale di cui “sarebbe il caso di chiedere l’abrogazione, in quanto le decisioni ad essa collegata non riguardano né la modernizzazione della scuola, né l’innovazione tecnologica. In questo modo – afferma il presidente – non si mettono al centro gli alunni e gli insegnanti, ma si ragiona della scuola solo in termini di tagli, di bilancio e di dirigenze”. “La questione del dimensionamento che, ci tengo a sottolineare, abbiamo effettuato tenendo conto delle linee guida regionali, ha portato non poche tensioni che più che la scuola, la didattica, gli studenti, riguardano un sistema di potere che si scontra sul territorio – ha detto ancora Bruno -. Per questo vorremmo che si parlasse di scuola in maniera diversa. Non abbiamo fatto scelte autonome, ci siamo attenuti alle linee guida regionali che hanno una logica che non comprendiamo, per questo ne chiediamo il superamento. Intanto, dopo il grande lavoro condotto dagli uffici, affrontiamo la pratica con responsabilità e la giusta serenità”.
L’orientamento di base è stato quello di mantenere il più possibile l’attuale equilibrio nella distribuzione degli indirizzi, al fine di evitare duplicazioni che, nello stesso ambito territoriale, risulterebbero potenzialmente concorrenziali. Nessun dimensionamento, quindi, né accorpamento – quindi – per l’Istituto tecnico Agrario, al centro di un acceso dibattito negli ultimi giorni.
Ad intervenire sulla pratica, il consigliere provinciale, nonché sindaco di Sellia Marina, Francesco Mauro, prima di tutto per complimentarsi con gli uffici e con le commissioni competenti per il lavoro condotto. “L’istituzione di una sede distaccata dell’Istituto Agrario a Sellia Marina – è entrato nel merito Mauro – avrebbe consentito di salvaguardare proprio l’istituto che nel corso dell’ultimo anno ha perso 43 alunni. Studiano la reazione del territorio all’apertura del distaccamento di Falerna abbiamo rilevato che nel 3013 gli alunni erano 14, l’anno successivo 77, con un incremento del 73 per cento. Aprire l’Istituto Agrario ai territori significava salvaguardarlo: questo era il nostro intento, non si trattava né di sdoppiare né di smembrare, ma solo di aprire ai territori”. Un territorio, quello limitrofo a Sellia Marina, ha ricordato è un territorio su cui la Provincia di Catanzaro ha deciso di investire: basta ricordare l’importante realtà dell’azienda Condoleo che prende forma nell’ambito del Pisl della Provincia.
Dopo all’approvazione all’unanimità del Piano triennale di dimensionamento scolastico, il presidente Bruno ha illustrato l’ordine del giorno sul ridimensionamento dei collegamenti tra gli scali aeroportuali di Milano e Lamezia Terme, per chiedere “un’azione politica congiunta in tutta la regione, a partire dal sostegno del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, per convincere il management dell’Alitalia a rivedere quella che su più frangenti rappresenta una decisione incomprensibile e contro ogni logica di mercato, vista anche l’alta redditività della tratta. La classe dirigente locale e la rappresentanza parlamentare calabrese devono fare fronte comune per evitare un’ulteriore spoliazione perpetrata ai danni della nostra regione che decisioni campanilistiche e irrazionali continuano a condannare a l’isolamento”.
Il vice presidente Vittorio Paola ha sollecitato la Regione alla nomina del componente di propria competenza nel CdA della Sacal, dicendosi contrario alla creazione di una unica società aeroportuale, auspicando “politiche per lo sviluppo dell’intera Calabria, in modo omogeneo e per vocazione”. “La Calabria non ha mai saputo valorizzare l’esistente – ha detto il consigliere Marco Polimeni -. La classe politica tutta non è mai riuscita a schierarsi in maniera omogenea in difesa di questa struttura. E’ il momento di difendere le potenzialità dell’aeroporto internazionale di Lamezia, anche guardando alla promozione offerta dall’Expo”.
Approvato all’unanimità anche l’ordine del giorno illustrato dal consigliere provinciale Marziale Battaglia da inviare alla Regione Calabria, alle altre Province della Calabria, alle associazioni di rappresentanza regionali (Coldiretti, CIA, Confagricoltura e Copragi), ANCI e UNCEM al fine di: “Chiedere al Governo la sospensione immediata del decreto e di ripristinare nel frattempo l’esenzione che era in vigore precedentemente quando i terreni agricoli erano esenti da IMU se il Comune era riconosciuto come Comune montano o di collina secondo la classificazione individuata nella Circolare del Ministero delle Finanze n. 9 del 14 giugno 1993 ritenendo che non si possa procedere all’attuazione di un decreto inerente l’introduzione di una nuova forma di tassazione per i Comuni fino ad oggi esenti, anche considerando la difficile situazione economica che sta vivendo il settore agricolo nel nostro Paese, in particolare nelle aree montane; avviare un percorso partecipato con il Governo alla pari di altre Regioni di Italia affinché sia concertato un nuovo metodo di individuazione delle zone montane e collinari esenti da IMU, non ritenendo sufficiente solo l’altimetria come strumento di selezione dei Comuni montani esenti da IMU, ma anche altri fattori, tipo: l’orografia, il deficit infrastrutturale, la densità di popolazione, etc riconosciuti anche a livello europeo”.
Il presidente della Provincia ha, quindi, illustrato un documento Piano di rimodulazione degli uffici di Poste italiane con cui il consiglio provinciale chiede che “vengano intraprese tutte le azioni necessarie per scongiurare le conseguenze devastanti di questo piano di razionalizzazione ed un intervento del Governo affinché non venga a mancare uno dei pochi servizi pubblici presenti sul territorio calabrese”.