Il club FI “Piero Gobetti” di Girifalco ha incontrato il rappresentante degli emigrati girifalcesi in Svizzera, Giuseppe Marinaro. L’incontro è servito per un sereno confronto sul programma politico che il gruppo intende presentare, qualora decidesse di partecipare alla prossima tornata elettorale. Molti sono stati i punti in comune riscontrati, come ad esempio il recupero del centro storico e dell’artigianato locale, la sicurezza del cittadino, la possibilità di uno sviluppo sostenibile partendo dal settore primario, il turismo, la sanità. Proprio circa quest’ultimo punto, il club “Piero Gobetti” ha le idee molto chiare: assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti, lotta alla dipendenza da alcol e sostanze stupefacenti, campagna di informazione e prevenzione delle malattie, attenzione particolare alle attività di solidarietà. Problema spinoso, come faceva notare l’amico Giuseppe Marinaro, è quello della sicurezza pubblica. Infatti, è in numero sempre più crescente il fenomeno dei saccheggi di appartamenti, col grave rischio che rimangano vittime di queste azioni criminose le persone anziane e indifese. Ancor più spinoso è il problema dell’alta tassazione cui vengono sottoposti i nostri emigrati, costretti a versare cifre esorbitanti nelle casse comunali per la loro breve permanenza estiva (poco più di un mese, in media) nel nostro paese. Il nostro proposito è quello di presentare una lista “di salute pubblica”, che abbia a cuore il bene della collettività e la moralizzazione della politica. Una lista che non sia contro nessuno, ma a favore della crescita e dello sviluppo della nostra comunità, da tempo immemorabile, oramai, abbandonata al tragico destino dell’abbandono. Da tempo, andiamo dicendo GIRIFALCO AI GIRIFALCESI, perché vogliamo ridare dignità alla nostra cittadina e ai suoi abitanti, riappropriandoci di quella nobile storia, che ci vide primeggiare tra le migliori realtà comunali del catanzarese. Le basi per rialzarci da questa crisi politica, economica, sociale, morale, secondo noi vanno ricercate nei sani principi di chi si appresta a governare il paese: onestà, lealtà, correttezza, trasparenza, amore per la cosa pubblica, spirito di abnegazione e, soprattutto, coraggio di investire sui giovani e sulle loro idee, affermando con forza il principio del merito perché si faccia il bene di tutti. Girifalco ha bisogno di voltare pagina, ora o mai più. Girifalco deve scegliere: a) affidarsi ancora alla vecchia logica perversa del personalismo, dell’affarismo, delle lottizzazioni, del favoritismo e, dunque, dell’immobilismo politico, oppure, b), dare fiducia a chi, come noi, ha il solo proposito, fermo e incontrovertibile, che Girifalco e i Girifalcesi debbano riacquistare dignità con il lavoro, l’impegno, le scelte coraggiose, le idee, le intelligenze dei singoli, le competenze e il dialogo continuo con i cittadini. Per troppo tempo, Girifalco è rimasta nel limbo. E’ giunto il momento di rialzarsi e di affrontare il presente con determinazione e con la consapevolezza che, parafrasando Piero Gobetti: “Senza conservatori e senza rivoluzionari, l’Italia è diventata la patria naturale del costume demagogico”. Ecco, Girifalco deve cambiare necessariamente costume, deve liberarsi della demagogia e dei populismi. Solo così potrà sperare in un futuro più luminoso e meno incerto.