Arte ed essere in uno scambio reciproco. È la pittura di Angela Loprete: il suo animo si arricchisce con l’arte della pittura e la sua arte trova linfa vitale nel suo essere. Cosicché, le sue tele divengono espressione del cuore dolce e sensibile che contraddistingue l’artista originaria di Girifalco e trapiantata a Roccelletta di Borgia, in provincia di Catanzaro. Una dolcezza e una sensibilità, mescolate ad un senso di pacatezza, facilmente percepibili da chi osserva le sue creazioni. Vere e proprie esplosioni di colore e positività, ispirata spesso da una riflessione sui problemi del mondo, dinnanzi ai quali l’autrice non risponde con la rassegnazione, ma con la speranza di una risalita. Dotata di grande estro, la Loprete fin da piccola ha nutrito la passione per l’arte pittorica, la cui conoscenza ha approfondito grazie alle nozioni apprese all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro e nel corso delle lezioni private della pittrice Angela Procopio, artista calabrese riconosciuta con successo in Svizzera, che l’ha inoltrata nel mondo della pittura olio su tela. Un’avventura da cui sono nati e continuano a nascere quadri dai colori vivaci e brillanti e dalle pennellate attente e particolareggiate, che prediligono il mondo della natura, animali e paesaggi, da cui la pittrice prende spunto per dare sfogo poi alla sua fantastica immaginazione.
I suoi dipinti sono stati apprezzati in varie mostre e concorsi di pittura nazionali e internazionali. L’ultima recente soddisfazione l’artista Loprete se la è presa a Parigi, dove ha partecipato alla seconda edizione del Premio internazionale “Art Paris 2015”, organizzato dall’associazione artistico-culturale Accademia della Nike. Nella prestigiosa location de “Le Coupe Gorge”, nei pressi del Museo del Louvre, dal 12 al 18 gennaio 2015, gli artisti selezionati, provenienti da diversi posti del mondo, hanno avuto l’opportunità di esporre le loro opere (dipinti, sculture e fotografie), riprodotte su cartoncino ad alta risoluzione, in formato 42×30. Ed è qui che alla pittrice girifalcese, insieme ad altri ventuno artisti, è andata la “Nike di Samotrocia”, la statuetta in alabastro riproduttiva della dea della vittoria conservata al Museo parigino del Louvre, simbolo dell’Accademia organizzatrice dell’importante premio. Un riconoscimento di importanza internazionale che la Loprete, si è meritata grazie alle sue due tele, “Sogno” e “Gocce in movimento”, che hanno ricevuto anche l’apprezzamento del critico e storico d’arte, Vincenzo Abati, già docente della Cattedra di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Alti di Lecce, che ne ha potuto lodare l’impianto cromatico ed evidenziare la suggestiva emozione trasmessa dai soggetti, che nei quadri dell’artista appaiono sempre in una relazione per così dire enigmatica. “Opere lucenti che brillano di luce propria”, così le ha, ancora prima, definite il presidente dell’Accademia della Nike, Flavia Abati, alla quale va il ringraziamento della premiata per averle dato la possibilità di mettere in mostra le sue opere in una manifestazione tanto prestigiosa come il Premio “Art Paris”.
“La partecipazione a mostre e concorsi di rilievo è sempre per me un momento di crescita artistica e anche personale. L’apprezzamento che ricevono le mie opere mi incentiva ad andare avanti e a migliorare sempre di più”, ha affermato la Loprete, che continua il suo percorso di successo nel mondo della pittura, partecipando alla Prima Biennale Internazionale d’Arte in Umbria, dal 28 marzo al 3 maggio 2015, alla mostra di Bratislava in Slovacchia, nel Palazzo Palffy, dal 5 marzo a 4 aprile 2015, e al Premio “Lupiae”, dal 28 marzo al 3 aprile. Emozionarsi attraverso l’osservazione del creato, conosciuto e amato sempre di più anche grazie alle “corse a lunghe distanze,” praticate a livello agonistico, che le hanno permesso di raccogliere diversi riconoscimenti, e trasmettere agli altri, attraverso il linguaggio delle sue tele, i suoi sentimenti positivi, facendo sì che li metabolizzino, sono gli obiettivi principali della pittrice catanzarese. Il romanticismo che traspare dai suoi dipinti non è fine a se stesso. E’ un romanticismo che si appaga nella relazione sublime, armoniosa, tra uomo e natura. La natura, rappresentata con la sua bellezza, quasi incantata, fa scaturire nell’uomo emozioni in grado di rasserenarlo. L’arte della Loprete vuole parlare ai cuori per donare serenità, nonostante il senso di caducità e inquietudine imperante. Ed ecco che colori e pennelli si sostituiscono alle parole, riuscendo a portare conforto.