Oliverio annunzia (ma attendiamo i fatti!) che nominerà mezza Giunta regionale in attesa dell’altra metà. La battutaccia delle comode rate non me la potevo proprio evitare, ma c’è una ragione politica e procedurale della quale devo tenere conto, ed è che il presidente intende nominare tutti esterni, e perciò è costretto a modificare lo Statuto; e per far questo, ci vogliono due letture del Consiglio a distanza di due mesi la seconda dalla prima. Per essere onesti, Oliverio lo Statuto se l’è ritrovato… beh, c’era anche lui quando la Regione ha elaborato questa bella roba dello Statuto; e aggiungiamo che qualche altro bell’ingegno ha scritto anche la folle legge elettorale.
Quanto all’intenzione di nominare tutti esterni, può essere una soluzione migliore che doversi trangugiare per forza dei consiglieri eletti sappiamo come siano stati eletti, e sappiamo che eccelsa qualità vantino. Se Oliverio trova sei assessori esterni competenti e attivi, allora varrà la pena di aspettare.
Ma la Calabria ha bisogno di essere governata. Non ripetiamo qui che è l’ultima d’Italia e probabilmente d’Europa; che non produce un bel niente; che non utilizza nemmeno il turismo; che non spende i fondi europei… eccetera; e le cui sole prospere attività, stando al TG3, sono i convegni antimafia segue cena e i comunicati di Franco Corbelli.
Io per ora mi contenterei anche solo di mezza Giunta, se da lunedì si mettesse a lavorare. Mi piacerebbe un assessore alla cultura che avesse un’opinione all’antica della cultura: italiano latino greco storia filosofia scienze arte matematica fisica; e, di conseguenza, storia della Calabria senza piagnistei e mafia; archeologia; cinema che non sia una cosa patetica come Aspromonte o una granguignolesca con sottotitoli come Anime Nere; e teatro; musica…
A proposito, c’è l’Expo di Milano. I Bronzi non li avete voluti mandare, mandateci almeno qualcuno che la Calabria sappia dov’è, invece del solito raccomandato con la faccia lugubre.
Coraggio, mezza Giunta, all’opera.
Ah, dimenticavo. Oliverio ha già accontentato Renzi con la presidenza del Consiglio; vediamo se ora ha i baffi da dirgli di no per altri giochini e licenziamenti di ministri inutili.
Ulderico Nisticò