Il noto esperto di arte Vincenzo Trione all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro

Grande successo di presenze per l’inaugurazione dell’anno accademico

trioneL’inaugurazione dell’anno accademico dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro ha rappresentato un vero e proprio evento grazie alla prestigiosa presenza del noto esperto di arte Vincenzo Trione.

Tantissime le presenze che hanno affollato la sala conferenze dell’accademia.

<<L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro vanta 40 anni di attività. In tutto questo periodo è stato realizzato un lavoro di ricerca di altissimo livello con risultati di grandissimo valore – ha dichiarato il presidente dell’Accademia Rocco Guglielmo -. Ringrazio Piero Mascitti che ha reso possibile questo appuntamento con un illustre personaggio come Trione.>>

<<Sono emozionata di vivere questo momento – ha affermato il direttore Anna Russo -. L’inizio di un anno accademico è sempre un momento di riflessione, dove ci si sofferma sul percorso realizzato con uno sguardo profondo verso il futuro. Sono molto orgogliosa di guidare questa istituzione insieme al presidente Guglielmo.>>

<<Catanzaro è stata per me una scoperta – ha esclamato Vincenzo Trione che ha visitato nel pomeriggio la mostra dell’Accademia ospitata presso il Complesso del San Giovanni -. Ringrazio Piero Mascitti, cui mi lega un’amicizia lunga e forte, per avermi invitato.>>

Trione ha presentato il suo ultimo libro “Effetto città. Arte cinema modernità”. Il volume rappresenta un avvincente itinerario nel corso del quale ci si interroga sugli effetti suscitati su pittura e cinema dal confronto con la città contemporanea. Ne sono protagonisti pittori che “pensano” come registi (Boccioni, Braraglia, de Chirico, Mondrian, Schwitters, Hopper, Fontana e Warhol) e cineasti che “ragionano” con finezza pittorica (Lang, Ejzenštejn, Bragaglia, Man Ray, Ruttman, Moholy-Nagy, Pasolini, Wenders, Spike Lee, Burton, Iñarritu, Argento e Sorrentino). L’opera è un archivio di idee e di sguardi e, come un film, è diviso in un primo e secondo tempo. Il libro di Trione si chiude con un omaggio a Rotella, del quale ha curato il volume “Anni di piombo”: <<Il maestro del décollage è riuscito a saldare un’idea di rapporto empatico della città con un’idea di appropriazione indebita dello stesso spazio urbano.>>

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *