Torna con una commedia in dialetto napoletano la rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, promossa e organizzata dall’associazione “I Vacantusi”. Sabato 3 Gennaio alle ore 20.45 al Teatro Grandinetti andrà in scena “Ditegli sempre di si”, commedia di Edoardo De Filippo che sarà interpretata dagli attori della compagnia “Nuovi giullari” di Napoli, diretti dal regista Antonio Furiano, nell’ambito della quarta edizione della rassegna diretta da Nicola Morelli e Walter Vasta.
I giullari erano artisti girovaghi provenienti dal popolo che, a partire dal Medioevo, dilettavano con i loro spettacoli il pubblico colto e raffinato delle corti delle grandi città. Col trascorrere dei secoli, la figura dell’artista è stata investita di una sacralità che in origine gli era estranea: questo è stato, di fatto, il presupposto per il rovesciamento dei rapporti che esso aveva stabilito con il suo pubblico. La filosofia della compagnia teatrale “I nuovi giullari” affonda le sue radici proprio qui: “L’idea – spiega Antonio Furiano, trentottenne attore e fondatore della compagnia – è quella di recitare sapendo di partire dal basso, restando sempre ancorati al proprio passato, senza stabilire un rapporto di superiorità con il pubblico che ci viene ad applaudire”.
Esilarante e ricca di equivoci la trama della commedia: Michele, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina. Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo.
Il Paradosso che diviene essenza della vita. Quante volte nella vita ci si trattiene dal dire ciò che veramente si pensa o dal fare ciò che realmente si vuole, beh spesso, anzi sempre, ci si ferma, badando alle apparenze ed al giusto per l’occasione. Tutto questo, il protagonista della commedia non lo fa. Forse nessuno mai di noi fa ed osa tanto.. nessuno, fuorché un passo. Ma un pazzo, in definitiva, è chi dice ciò che crede o chi dice ciò che credono gli altri?
Il repertorio della compagnia “Nuovi giullari” s’ispira alla concezione pirandelliana della convivenza, nell’uomo, di personalità diverse e contrastanti, e alla contemporaneità dei temi trattati nelle commedie di Vincenzo Salemme, allievo di Eduardo de Filippo. Fino al 2007, il gruppo formato da circa 10 commedianti, si esibiva in spettacoli tratti dal repertorio napoletano. Poi, Antonio Furiano e Fabio Izzo, si cimentarono a scrivere a quattro mani il loro primo lavoro: “Tre cuozzi in affitto”, che fu presentato per la prima volta al teatro “Le Maschere” di Arzano. Lo spettacolo riscosse un gran successo di pubblico, per cui fu replicato più volte in altri teatri della provincia.