Finora, come avete notato, ho fatto il bravo fanciullo e il politicamente corretto sulla questione di Castrolibero e dintorni. Ora mi sfiora l’Angelo del dubbio, e comincio a pensare che qualche gatta ci covi.
Castrolibero è un buco di paese con due sezioni: perché invece di una manciata di schede bisogna indagare su tutte le elezioni di Cosenza, cioè metà della Calabria? Niente niente c’è polvere sotto i tappeti anche a Rossano, Amantea, Cariati e Acri eccetera, nonché a Cosenza città e a Cassano?
Il Tribunale sta esaminando i verbali di tutte le sezioni della provincia, però ha messo le mani avanti: se trova magagne, riconta tutte le schede. Oggi è mercoledì 3 dicembre; se non si sbrigano entro il 5, il 6 è sabato, il 7 è domenica e l’8 è l’Immacolata. Volete che i giudici, campioni mondiali di ferie, lavorino durante un ponte? Se tutto andasse benissimo, se ne parla il 9, ma l’Angelo mi suggerisce di dubitare.
Mica è finita. De Nisi da Vibo, dall’alto del disastro lasciato alla sua Provincia, ha già espresso ricorso. E la Ferro, la Ferro, quando sapremo se entra o no nel Consiglio? E se entra la Ferro, chi non entra, visto che 30 non fa 31? E se chi non entra fa ricorso, cosa resa agevole da una legge elettorale scritta con i piedi? Se fioccano i ricorsi e i controricorsi a Tribunale, TAR, Consiglio di Stato, altro che 9 dicembre: qui ci piglia Pasquetta del 2016.
Intanto il Consiglio vecchio non c’è più e non c’è quello nuovo. Oliverio ha vinto ma non si può insediare. Gli assessorati sono in mano a tizi non solo non rieletti ma a volte manco ricandidati. L’unica autorità della Calabria è la Stasi, e vi ho detto tutto!
Silenzio assoluto di tutte le forze (beh, forze!!!) politiche, di giornalisti, intellettuali, scrittori antimafia segue cena, ecclesiastici e laici. Parlo solo io, ma tutti fanno finta che siano eleganti pezzi di letteratura invece che pesci in faccia alla Calabria intesa come Ente e alla Calabria intesa come popolo.
Intanto la Stasi ha annunziato che la Giunta di centrodestra merita il voto di otto e mezzo. Quanti mucchi di spazzatura la stanno a smentire: eccetera!
Ulderico Nisticò