La Calabria è la regione d’Italia con la più alta percentuale di bambini obesi o in sovrappeso. Lo rivelano i dati emersi dall’indagine multiscopo dell’Istat presentati a Chiaravalle nel corso della Giornata di studio sull’obesità in età evolutiva. Il fenomeno è diffuso in tutto il sud Italia, ma è proprio la nostra regione a detenere il primato visto che il 27,2% di bambini calabresi ha un peso eccessivo, superando di tre punti la media nazionale, una realtà favorita anche dalla scarsa attività fisica, visto che, rispetto al dato nazionale, in Calabria si registrala la più bassa percentuale di persone che praticano sport con regolarità.
L’evento, organizzato dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, con la partecipazione di alcuni comuni e scuole, ha offerto l’occasione per esaminare la situazione e per approfondire il progetto di ricerca, predisposto dall’Asp e dalla Regione Calabria, finalizzato a contrastare il sovrappeso e l’obesità nell’età evolutiva, una iniziativa che coinvolge undici comuni del comprensorio chiaravallese e tutte le scuole elementari e medie del territorio.
All’incontro, tra gli altri, erano presenti il Direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, il dirigente del dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria, Dott. Antonio Orlando.
La prima parte del progetto di ricerca, coordinato dal responsabile del Polo aziendale di Chiaravalle, Rocco Cilurzo, ha riguardato la verifica della conformazione fisica dei bambini. Lo screening è stato effettuato su un totale di 1054 alunni, con la partecipazione di oltre l’80% nelle scuole elementari e del 45% nelle scuole medie. I dati emersi, che in qualche modo confermano il trend regionale, sono stati illustrati dalla responsabile di Pediatria di comunità del distretto di Catanzaro, Dott.ssa Rosa Anfosso, che ha messo in risalto argomenti di grande attualità come le pubblicità ingannevoli, la cattiva educazione alimentare nelle famiglie, la sedentarietà dei giovanissimi e la presenza nelle scuole di distributori automatici di merendine, snack salati e bibite gassate. Senza tralasciare tutti quei fattori che possono favorire l’obesità infantile e che riguardano il peso alla nascita, il peso e l’altezza dei genitori, il livello culturale e lo stato socio-economico. Questi elementi associati al miglioramento delle condizioni socio-economiche e al diffondersi di una dieta satura di grassi e fortemente calorica, spiega la crescita allarmante dello stato di obesità, riconosciuto ormai uno stato patologico che interessa tutte le fasce di età. La crescente attenzione nei confronti di questo fenomeno è motivata dalle implicazioni psicologiche e sulla salute del bambino obeso, che rischia di andare incontro a malattie cardiovascolari e artritiche, oltre che dismetaboliche e degenerative nell’età adulta. E’ stata poi illustrata la seconda parte del progetto, denominata “Viaggio in nutrilandia”, che ha l’obiettivo di modificare comportamenti abitudinari nocivi per la salute, promuovendo l’importanza della prima colazione e della merenda fatta con la frutta di stagione. Per la Dott.ssa Anfosso “queste iniziative possono portare alla riduzione delle malattie e, di conseguenza, ad un contenimento della spesa sanitaria”. Poi, con riferimento al nuovo modello assistenziale da attuare con la Casa della salute, che ospiterà anche un Centro studi dei disturbi alimentari, ha spiegato, che “questo territorio sta particolarmente a cuore al management dell’Asp in quanto sede di un progetto sperimentale che si realizzerà nei prossimi due anni”.
Tra i relatori anche un noto nutrizionista e dietologo, il professor Pietro Migliaccio, presidente della Società Italiana Scienza dell’Alimentazione, volto ormai familiare della TV, che ha relazionato sulla dieta mediterranea, tra tradizione e modernità, spiegando i benefici che essa apporta alla salute e le sue proprietà di contrasto a una serie di disturbi. Al Prof. Migliaccio è stata consegnata una targa da Alessandro Doria, sindaco di San Vito sullo Jonio, paese d’origine dello specialista.
Sono intervenuti anche il direttore del servizio veterinario dell’Asp, Dott. Tommaso Esposito e la Coldiretti, rappresentata dal presidente Pietro Molinaro. Entrambi hanno rivolto ai consumatori l’invito a prestare attenzione nell’acquisto di cibo, suggerendo di privilegiare i prodotti locali.
Alla giornata di studio hanno inoltre partecipato il sindaco di Chiaravalle Centrale, Gregorio Tino e i sindaci dei Comuni di Argusto, Gagliato, Torre di Ruggiero, Cardinale, Olivadi, Centrache, Petrizzi, Cenadi e Palermiti oltre a numerosi operatori sanitari e studenti delle scuole superiori della città.