Domenica 23 novembre, in prima serata su Rai 1, andrà in onda in prima visione “Un nuovo mondo”, la fiction che racconta la storia dei “ragazzi di Ventotene”, in particolare del padre fondatore dell’Europa Unita, Altiero Spinelli, un uomo appassionato e combattivo che sognò ciò che oggi è in parte una realtà, l’Europa Unita.
Tutti si chiedono prima, durante e dopo una guerra, una malattia, una calamità, come sarà il domani, da dove ricominciare ad esistere, con cosa e con chi coesistere, dopo la paura, la sofferenza.
E’ stata questa la domanda che certamente si posero alla fine della Seconda Guerra Mondiale, le menti illuminate di Paul Henri Spaak, Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli, Johan Willem Beyen, Joseph Beck e altri uomini che cercarono nella cooperazione globale, nell’integrazione, nella sovranazionalità, nello sguardo aperto sull’Europa, la via giusta per porre fine ai malesseri dell’umanità. Il “seme della concordia” germogliò dal male e dal bisogno di leggere da quel momento in poi, tra gli strati della società, solo un benessere diffuso e duraturo.
Atiero Spinelli con i suoi amici rivoluzionari, immaginò ed elaborò idee perché nei decenni a venire, nei diversi ambiti politici, economici, commerciali, sociali, sarebbe potuto crescere quel movimento ancora oggi fortemente in sperimentazione, fondato sull’evolversi delle strategie di globalità, su comuni basi di condivisione di politiche ed economie pur mantenendo le singole identità culturali di ogni Paese europeo. Oggi non ancora pienamente attuate tutte quelle idee di unità ma pur costantemente dibattute ai tavoli internazionali, rappresentano il pensiero non solo europeista, ma mondiale.
Istituzioni e Società Civile si impegnano ora nella ricerca di un modello quasi perfetto per costruire quella “felicità mondiale” che non deve essere considerata un’utopia ma un goal, un obiettivo raggiungibile che dipende dal capillare contributo di continenti, nazioni, regioni, città e ogni singolo uomo comune.
Il pensiero di Altiero Spinelli è più che mai moderno e attuale, tanto da rappresentare ancora un punto di riferimento politico, economico e sociale, associato ad un sentimento quasi romantico nei confronti di quei giovani che sapevano credere in un sogno e nella sua realizzazione e dall’isola di Ventotene, scrissero, su carte di sigaretta in tempi dittatoriali, il Manifesto di Ventotene, il primo trattato sull’Europa Unita.
Un’attenzione particolare è rivolta a questo momento storico, più che mai attuale nel vento d’Europa che soffia ormai sulle nostre vite e, molte iniziative prendono vita nel nostro Paese, come la fiction di Rai1 “Un nuovo mondo”, come le tavole rotonde ispirate al pensiero di Spinelli.
Nello scorso 4 ottobre, a Firenze, in seno al Festival delle Generazioni, età a confronto, una tavola rotonda, “Hotel Europa”, moderata dal giornalista di LA7 Andrea Pancani, conduttore di Omnibus, ha dispiegato le tematiche legate alle uguaglianze dei popoli d’Europa, sul lavoro e una politica estera comune.
In questo dibattito ospite d’onore in una “Intervista impossibile” è stato proprio Altiero Spinelli, intervistato da un ragazzo Erasmus. Per loro ho scritto la sceneggiatura di un dialogo che ha visto nell’invenzione di questo impossibile incontro, un ragazzo calabrese studente in Europa, intervistare “il ragazzo di Ventotene” poi uomo dal grande sguardo sul mondo, che ha visto guerre e sogni popolare la sua vita e quella di tanti uomini capaci di desiderare la , il benessere comune e l’armonia tra i popoli.
Due bravi attori hanno materializzato una conversazione in cui chi era fantasma tornato sulla terra a farsi intervistare, è apparso più vero forse anche della nostra realtà contemporanea, spesso difficile da cogliere e vivere nella sua pienezza.
Di seguito la sceneggiatura integrale che ho scritto per Andrea Pancani e la sua tavola rotonda di Firenze, alla presenza di Simona Bonafè, Raffaele Bonanni,, Massimiliano Fedriga, Udo Gumpel, giorgia Meloni, Gustavo Piga, Antonio Tajani ed un vasto e attento pubblico.
Interviste impossibili: Un giovane studente Erasmus e l’ideatore dell’Europa Unita Altiero Spinelli
di
Vittoria Camobreco
Studente: Ho smesso di fumare, professore Altiero Spinelli..
Spinelli: ..che notizia è, ragazzo..
Studente: ..non è una notizia.. è il significato che ha per me..
Spinelli: ..e quale sarebbe??
Studente: ..Il fatto che alcune cose, che a prima vista sembrano banali e prive di originalità, a volte svelano notizie importanti.. voglio dire che talvolta una nuvola, un filo d’erba, una boccata di fumo, persino una sigaretta, possono cambiare il corso di una storia..
Spinelli: ..ci penso anche io, che credi..ho visto tante di quelle cose che sembravano tutto e poi sono diventate niente, e viceversa..e allora?..
Studente: ..e allora..allora..non mi chiede cosa c’entra tutto questo con la mia vittoria su un vizio così inutile, come quello di fumare?..io ho smesso di fumare..
Spinelli: ..scusa, intanto non so chi sei e che ci fai qui con me, ragazzino..io sono morto da anni.. sono come un ologramma, fatto d’aria in bianco e nero, uscito dalle pagine di libri dimenticati..come hai fatto a capitarmi davanti..o forse dovrei dire: perchè mi trovo qui io..
Studente: ..siamo capitati in un’intervista impossibile.. e io non ho paura dei fantasmi
Spinelli: ..un’intervista impossibile..che bella idea..ma chi sei..?
Studente: ..vengo da lontano professore Spinelli, la mia terra è la Calabria ma studio in Spagna, partecipo a un progetto europeo che si chiama Erasmus..ogni ragazzo può studiare nelle università dei Paesi europei che ne fanno parte.. arrivo dal profondo Sud, che nel passato era diviso addirittura dal resto d’Italia.. le mie bisnonne andavano scalze al fiume in pieno inverno a lavare i panni e i miei trisavoli forse erano anche briganti, ne ha sentito parlare.?.
Spinelli: ..come no..tutto quello che è stato divisione, politica distorta e guerre, lotte e ingiustizia, mi sono passati davanti agli occhi..anzi è stato proprio questo a far nascere in me il sogno non di un’Italia unita, – a questo ci aveva pensato già qualcun altro prima di me-, ma di una intera Europa, giusta, unita, solidale, aperta, dotata di uno sguardo globale, su di se’ e sugli altri.. senti, ma cosa c’entra il tuo avere smesso di fumare..
Studente: ..aaah, non gliel’ho ancora detto.. (mostrando una sigaretta) questa era l’ultima..ma non l’ho fumata..perchè ogni volta che accendevo una sigaretta, avevo l’impressione di bruciare un pezzetto d’Europa, il suo destino.. quello che ha permesso a mio padre di mandarmi nel mondo ad imparare, non l’ha forse scritto sulle segrete cartine di quel suo tabacco mai fumato?..
Spinelli: ..vedo che mi conosci bene, e conosci il movimento a cui ho dato vita con Rossi e Colorni, i miei amici..
Quelle carte di sigaretta che durante il regime fascista, fitte d’inchiostro, fuggirono da Ventotene, sono state il libro di un nuovo pensiero, oltre la nazionalità, gli eserciti di stato, gli egoismi totalitari dei governi, le credenze religiose, il patriottismo sotto cui si celava spesso la sudditanza di un popolo inerme, “fedele” ad un capo furbo e assoluto.. volpe in un deserto culturale ed esistenziale..
Studente: ..lo sa prof, io sogno una grande terra dove si possano incontrare un giorno i suoni arcaici di zufoli e zampogne con la vibrazione elegante dei violini.. dove tutti abbiamo diritto alla salute, e i pomodori però non siano tutti della stessa misura.. noi ragazzi, colorati e liberi anche se con le stesse Converse, parliamo tante lingue sfoderando però la nostra, magari con un accento impossibile, però con una parola nuova..
Spinelli: ..ed io, mentre vedevo crollare certezze e mattoni, mi accorgevo che la guerra e il dominio delle menti mi aprivano sempre più il cuore anzichè stringerlo nella morsa della rabbia.. e così tra gli spazi delle schegge bruciate di tante bombe, ho visto lampi di libertà, anche la tua.. ho scritto il futuro di quell’Europa che in parte stai vivendo.. sei un ragazzo fortunato..io pensavo che l’unione di più idee e rivoluzioni avrebbero cambiato i rigidi confini dei Paesi..
Studente: ..e che cambiassero anche l’economia, suppongo.. come sta accadendo..o no??..
Spinelli : ..io ragionavo per buon senso, ma anche sulla base di calcoli e grandi studi..ad esempio, per me le forze economiche non dovrebbero mai dominare la vita degli uomini, e men che meno sfruttarla con la loro potenza, o peggio ancora imporre agli Stati una politica a proprio vantaggio..io vedevo la necessità di dare ai lavoratori gli strumenti di produzione più giusti, una riforma agraria a favore dei coltivatori, industrie in cui anche gli operai sarebbero stati azionisti..sognavo scuole che formassero i profili dei ragazzi in base alle richieste di mercato, e poi stipendi ugualitari..cose concrete, ragazzo..
Studente: ..è quello di cui abbiamo bisogno, prof.. e come avrà visto fino a quando ha vissuto, più di una generazione ha lottato per questo..
Spinelli: ..Si, meno male, siamo stati così a lungo impediti nella parola e nei fatti, noi che avevamo vissuto in Paesi sotto dittature.. ma poi anche io ho potuto esprimere finalmente il mio pensiero, immaginando un’economia non solo italiana ma basata su produzioni a grande scala, per le masse, con pari dignità e giusti contratti di lavoro, ovunque in Europa.. sognavo le classi operaie e il mondo degli intellettuali, le forze democratiche e quelle comuniste, una politica oltre la politica, idee non riciclate: tutto questo insieme per formare il nuovo laboratorio di un mondo migliore.. dimmi tu se questo è poi davvero accaduto..io sono solo un obsoleto e disinformato fantasma, ormai..
Studente: .. prof, lei è un uomo vivo e contemporaneo..per sempre..lei è tutti gli uomini che dibattono ogni giorno i problemi dell’Europa..se sono qui e domani tornerò a Madrid senza mille passaporti e con una sola moneta, l’Euro, e poi nella mia Calabria e ovunque mi porti il destino e la mia volontà, è soprattutto opera sua..le divisioni politiche esistono ancora, ma a volte fanno finta di esserlo.!!. in fondo ci sono anche brave persone……. si, in Europa ci sono mille problemi ancora irrisolti:..ma la coscienza di tutti, soprattutto di noi giovani, è ora consapevole e creativa, ed è nuova come la speranza, come il desiderio di migliorare, di sapere, di volere la fine della società servile..
Spinelli: ..giovane, io ho fatto del mio meglio..ho pensato che bisognava reimpostare un’ equa distribuzione della ricchezza, del cibo e degli studi, diritto di tutti; dare indipendenza alla magistratura, fondare libertà di stampa e di associazione.. volevo che tutti gli antitotalitaristi, uomini nuovi, facessero parte di un unico pensiero rivoluzionario che rendesse le persone libere e fiduciose .. da quell’isola di Ventotene, rivoluzionari di pace e benessere, abbiamo rinunciato anche noi a tante sigarette per scrivere il nostro Manifesto, un sogno chiamato Europa..ma tu sai chi era costei?
Studente: ..questo mi sfugge prof , ma non mi sembra una cosa tanto nuova..
Spinelli: ..Europa era una bellissima principessa fenicia, inventata nella mitologia greca.. e il suo nome vuol dire “ampio sguardo”.. e dimmi se non è vero.. l’Europa ha gli occhi di mille colori e popoli, si specchia in tanti mari e diversi tramonti..ha innumerevoli sapori e cieli, tante città e infinite, lontanissime storie, musiche e indimenticabili passati..
Studente: ..come la mia terra, prof..lì sono arrivati tutti, alcuni di noi sono biondi, figli di figli di figli normanni, altri bruni e sanguigni, cuori d’Oriente.. io sono la sintesi di tutto questo e in Europa sono sparsi i pezzi delle mie radici.. lei sta aiutando me, che la sto vivendo, e molti altri a ritrovarli tutti..
Spinelli :..ricorda ragazzo, butta via però i fardelli ingombranti della storia inutile di dominio e morte, lava le radici e piantale ovunque ti rivedi..tu e gli altri, siete il giardino del futuro, le piante nel vivaio della nuova società..
La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà.
Studente: professore, posso darti del tu?..
Spinelli: ..ma si, ormai siamo amici..
Studente: ..Se non sbaglio l’ultima cosa che hai detto io l’ho già letta da qualche parte..
Spinelli: ..hai ragione, sta proprio lì, su quell’ultima sigaretta che non hai fumato..