Calabria, Campania e Sicilia rischiano di perdere i fondi europei per evidente incapacità di spenderli. Siciliani, Campani e Calabresi dovrebbero scendere in piazza e pretendere le giustificazioni dei politicanti e dei passacarte. Invece sapete qual è l’ultima moda? È di prendersela con l’Europa che scrive bandi troppo difficili. Difficili, penso io, per la pigrizia mentale della classe dirigente campana, siciliana e calabrese. Lo penso io, io solo: tutto il resto, il 99,9%, va in cerca di alibi, o se la piglia con la Germania.
E già: i Meridionali in genere sono tutti avvocati difensori, soprattutto di se stessi e dei parenti e amici. E chi non ha un amico o un parente nei meandri del caravanserraglio regionale? Poverini, non vorrete pretendere che lavorino! Come diceva un mio collega spiritoso, “Se volevo lavorare, me ne andavo in Svizzera”. Era un bravo collega, e scherzava: ma il burocrate regionale lo pensa e lo fa sul serio.
Io vorrei votare (si fa per dire) per uno che s’impegnasse a costringere la Regione a spendere i fondi europei. Spenderli, priorità assoluta; come, viene dopo: mi sta bene anche in coriandoli, in zeppole di Natale, in paperelle salvagente, in soppressate eccetera, purché nemmeno un centesimo lasci la Calabria per andare a Bruxelles o in qualche altro posto lontano.
Ora dicono che la Calabria dovrà spendere entro il il 2020 la bazzecola di 5 (cinque) miliardi di euro, più o meno diecimila miliardi di lire. Ora, sinceramente, guardate in faccia i candidati, e ditemi se li ritenete uomini da spendere cinque miliardi, o cinque milioni o cinquemila lire, assumendosi una qualche responsabilità. E no, la mamma è stata chiarissima: “Figlio mio, sii prudente, e non firmare mai nemmeno una cartolina illustrata”; e si sa che di mamma ce n’è una sola.
Allora, che farei io, se fossi il presidente della Giunta? Semplice: direi ai mezzemaniche che o fanno i progetti, o li metto tutti sotto inchiesta; e intanto mi rivolgo ad agenzie di mestiere, che si pigliano la percentuale, però il progetto lo sanno scrivere e presentare. E già, immaginate il nostro travetto a Bruxelles, in francese, in inglese…
Ciò è quanto farei io. I candidati alla presidenza e &, cosa ne dicono? Attendesi una risposta, grazie.
Ulderico Nisticò