Il grande fotografo d’arte Aurelio Amendola è nel capoluogo di regione in queste ore. Un ritorno alle origini per lui perché suo padre è nato a Catanzaro, esattamente nel quartiere marinaro.
In attesa dell’inaugurazione della sua mostra che si terrà oggi alle ore 18 nella Casa della Memoria di Mimmo Rotella, l’artista ieri ha fatto tappa all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
L’incontro con la stampa, moderato dal giornalista Sergio Dragone, è stato aperto dal direttore dell’istituzione accademico, Anna Russo, che ha dichiarato la sua soddisfazione nell’accogliere un personaggio che ha scelto “l’arte come punto di osservazione, come direzione dello sguardo, come capacità di rendere visibile l’invisibile. Il linguaggio che lui utilizza è lo stesso che noi cerchiamo di trasmettere ai nostri studenti”.
<<Per me è un onore e un piacere avere un artista come Amendola – ha affermato il presidente dell’Accademia, Rocco Guglielmo -. Egli ritrova il grande Mimmo Rotella esponendo nella Casa delle Memoria del Maestro, colui che fu il primo a ricevere il nostro diploma honoris causa negli anni ’90. Ringrazio il direttore Russo per la sua tenacia e l’amico Piero Mascitti per la sua intelligenza e lungimiranza. Questi eventi che stanno coinvolgendo l’Accademia e le Fondazioni che presiedo (Rotella e Guglielmo) si stanno svolgendo anche grazie a loro.>>
In rappresentanza dell’amministrazione comunale, presenti anche l’assessore alla Cultura, Luigi La Rosa, che ha elogiato Amendola per la sua straordinaria capacità di cogliere il lato più oscuro di grandi artisti, e l’assessore alla pubblica istruzione, Tony Sgromo, che ha evidenziato come la città di Catanzaro sia in questo periodo in continuo movimento grazie a questi momenti culturali.
Piero Mascitti, direttore artistico della mostra, ha raccontato della sua grande amicizia con il fotografo Amendola ed ha espresso l’idea “di continuare con questi eventi altamente formativi. Voglio trasformare le mie conoscenze in un’esperienza collettiva per il territorio in cui sono nato”.
Marco Meneguzzo, curatore della mostra, ha descritto il percorso espositivo della mostra “Roy Lichtenstein 1976” che oggi aprirà al pubblico fino al 30 dicembre: <<Si tratta di un reportage di foto inedite. Sono 17 le fotografie che potranno essere ammirate, che fanno parte di un gruppo di 40 scatti che saranno presenti nel catalogo dedicato. Amendola sa come e dove scavare nell’anima delle persone e degli oggetti che ha di fronte. E’ una grande occasione per gli studenti averlo qui e poter ammirare le sue opere.>>
Un Amendola particolarmente emozionato ha narrato come il padre gli dicesse sempre di tornare nella sua terra natìa. <<Considero il mio lavoro meraviglioso – ha esclamato l’artista. – Io mi ci sono ritrovato nell’arte. Nel ’64 facevo foto per matrimoni e l’incontro con il grande Marino Marini mi ha cambiato la vita. E’ la prima volta che sono a Catanzaro e qui mi sento a casa!>>.
Amendola ha ricevuto il diploma honoris causa in arte visiva dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro con la seguente motivazione: “per il grandissimo contributo da lui portato alla valorizzazione della cultura italiana ed internazionale. Il suo lavoro, espressione di un’indagine fatta di esperienza, fantasia e capacità tecnica, realizza una visione potente, un potere dello sguardo che esprime una serie di avvicinamenti alle opere, agli artisti e al loro complesso mondo…”