In margine alla riunione sul Presidio Ospedaliero

Ospedale di Soverato Non voglio parlare di Ospedale, o più esattamente Presidio Ospedaliero, ma di una riflessione politica a margine. Qualunque cosa faremo o faranno, avrà o non avrà un esito se il nostro territorio conterà qualcosa.

 Allo stato dei fatti, non contiamo. Dal Corace all’Assi si numerano meno abitanti di Lamezia, e divisi tra ventotto Comuni, alcuni dei quali piccoli e piccolissimi. E siamo privi di rappresentanza anche in seno a questo scalcinatissimo Consiglio Regionale che oggi ingloriosamente muore. Del resto, equivalente a tutti quelli dal 1970 in poi.

 Il 23 novembre si vota. Dubito assai che collocheremo un consigliere, di qualsiasi partito; e faranno il pieno Catanzaro e Lamezia.

 Almeno, amici miei, facciamo una cosa bella: rifiutiamoci tutti di fornire nomi del territorio, nomi tappabuco, per le liste. A che serve? A niente, ma fa dispetto.

 Il meglio sarebbe che il Soveratese riflettesse sui suoi problemi, e trovasse qualche volenteroso disposto a rappresentarli a viso aperto e fregandosene di Questo e Quello e relativi sedicenti partiti e comodi e interessi. Ma avremmo dovuto pensarci prima.

 E invece forniremo tappabuchi e voteremo Quello e Questo; e il 24 novembre, resteremo senza rappresentanza. Scommettiamo?

Ulderico Nisticò

 

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