Tra meno di due mesi saremo… no, sarete a votare per la Regione; e mentre il PD è agitato dalle primarie conflittuali, il centrodestra non dà notizie di sé; e quelle che trapelano, sono fumose. Non entro nei particolari e perché non li so e soprattutto perché, se li sapessi, non me ne potrebbe importare di meno; anzi, rispolverando il vecchio caro detto degli squadristi, “Me ne frego”. Voglio sottoporvi, lettori, delle riflessioni squisitamente politiche.
Uno schieramento politico, per fare una cosa qualsiasi, deve esistere; più o meno come un essere umano prima, che so, di partire soldato o fare il medico, deve nascere. Il centrodestra calabrese, invece, non esiste in quanto partito politico: esiste, eccome, in quanto centro di potere, in quanto collettame di voti, in quanto la stessa identica incapacità della Regione dal 1970 in poi senza alcuna eccezione.
Avete mai sentito un esponente del centrodestra (FI, AN, ex AN, UDC, Alfaniani eccetera) esprimere una qualsiasi idea politica? un qualsiasi pensiero? una qualsiasi proposta? un’ideuzza qualsiasi? Mai!
Hanno scritto un libro, hanno letto un libro di qualcun altro, hanno firmato un articolo, eccetera? Mai! Hanno mai convocato un convegno serio? Mai!
Eccetera. E dove dovrebbero formarsi le opinioni, allora?
Insomma, il 23 novembre mi tocca una bellissima giornata di campagna. Siete invitati.
Ma se faccio così vince il centrosinistra! E allora? Non può fare più danni di Pino Nisticò, Peppino Chiaravalloti, Pino Scopelliti e &.
Ulderico Nisticò