Regionali del 23 novembre, per che fare?

 Consiliatura e Giunta calabresi di più o meno centrodestra stanno morendo di mala morte, mentre il più o meno centrosinistra annaspa nel buio. Secondo me ci vorrebbe un commissario regionale sul tutto come è accaduto nella sanità, dove il Governo ha nominato Pezzi fregandosene dell’esplicito parere contrario della Stasi e &. Ma non succederà, purtroppo. Verranno comunque messe assieme due liste, e una di queste dovrà per forza vincere; altre compagini piluccheranno qualcosa. Il 25 novembre costateremo che è cambiato poco e niente. La prossima maggioranza, qualche che ne sia il segno o sedicente tale, sarà ugualmente approssimativa, e, in particolare, incapace di spendere i fondi europei.

 A proposito, che fine ha fatto la cabina di regia? E che dice, che dice il ministro (la ministra, se preferite) agli Affari regionali? Già, “a mejjiu parola è chirha chi non nescia”. Misteri!

 Insomma, regionali del 23 novembre, per che fare?

 Come si esprime, intanto, la pubblica opinione? Ovvero, scrittori, poeti, scienziati, professori, medici, rettori, arcivescovi e vescovi, giornalisti, opinionisti eccetera, che pensano? Boh: muti come un congresso di merluzzi.

 Ultimamente non si sentono nemmeno più tanto i mestieranti dell’antimafia segue cena. Vuoi vedere che sono finiti i 9 (nove!) milioni di euro stanziati per marce e convegni e libri e temini antimafia?

 Discorsi seri, nessuno. Quali sarebbero, i discorsi seri? Presto detto:

  • produzione di beni e servizi in Calabria, che è modestissima;
  • abbandono dell’agricoltura;
  • occupazione, è assai carente, soprattutto a danno dei giovani. Giovani, si fa per dire…
  • analisi scientifica delle potenzialità del territorio, inesistente;
  • turismo estivo, di brevissima durata e da un paio d’anni in degrado anche quello;
  • turismo culturale e religioso eccetera, e cura del patrimonio storico materiale e immateriale, quasi assenti;
  • eccetera

 Mi piacerebbe sentire qualche illustre dotto manifestare un qualche illustre pensiero. Evitatemi promesse mirabolanti, proclamazioni di diritti, dichiarazioni antimafia e roba del genere: fatemi sapere qualcosa sui punti suddetti.

 Fatemi, chi? Tutti: laici, ecclesiastici, professori, scrittori, e magari anche i candidati alla Regione…

Ulderico Nisticò

 

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