E’ davvero sconcertante, assurdo e inspiegabile: la politica calabrese sembra aver definitivamente perso il contatto con la realtà, con i problemi veri e concreti della gente. Con queste parole #lacalabriacherema, neonata associazione che si è presentata al grande pubblico l’8 agosto scorso a Copanello, esprime un giudizio sull’attuale condizione del confronto politico regionale. Le tante emergenze sono passate in secondo piano, mentre continua un kafkiano balletto attorno alle spoglie di una Calabria sempre più povera, sempre più sottosviluppata, sempre più disorientata e depressa. Primarie sì, primarie no. Se ne parla da mesi in modo assolutamente inconcludente. La data del voto? Un’altra occasione per perdere tempo, per assistere a inutili e dannosi rimpalli di responsabilità, per consentire, di fatto, a un sistema politico oggettivamente al collasso, di mettere in scena finte battaglie per altrettanto inconsistenti primogeniture. #lacalabriacherema non è nata contro, non è stata varata per speculare sulle rovine di un sistema politico in agonia. Al contrario, vuole proporsi come stimolo positivo, come punto di riferimento per quanti non hanno alcuna voglia di arrendersi, come momento di incontro per ragionamenti seri e dai contenuti molto concreti. Ma come si fa, in questa situazione, che ha messo da parte quasi del tutto le discussioni sui programmi e sulle cose da fare, a non lanciare un segnale d’allarme? Basta! La politica si riappropri fino in fondo del proprio nobile ruolo. Si aprano discussioni profonde e articolate sulle risposte da dare alle mille esigenze di cittadini stanchi, delusi, mortificati. Non ci interessa neanche il confronto, peraltro non si sa fino a che punto realistico, sui nomi da lanciare alla guida delle coalizioni. Che importanza ha parlare di nomi se si è smarrito il filo conduttore delle azioni politiche da portare avanti? A questo punto gli stessi candidati dovrebbero fermarsi e non accettare più di essere di fatto strumentalizzati da un clima politico assolutamente inadatto e carente rispetto al dramma che sta vivendo la società calabrese. Ma qualcuno si chiede che cosa stiano pensando le famiglie in difficoltà e le decine di migliaia di disoccupati? Qualcuno pensa agli effetti disastrosi che si generano con un agire politico tanto inconsistente? A giorni #lacalabriacherema proporrà nuove iniziative pubbliche. Intanto l’evoluzione del dibattito aperto da #lacalabriacherema può essere seguita, grazie al fortunato hashtag, anche sul sito internet: www.lacalabriacherema.it