Il volume “Calabria Migrante”, che raccoglie nuove ricerche sull’emigrazione regionale, sarà presentato sabato 14 alle 18 nella Sala consiliare del Comune di Gasperina, per iniziativa dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gregorio Gallello. All’appuntamento culturale, che sarà coordinato da Valerio Mazza, interverranno Antonio Bagnato del direttivo dell’ICSAIC e Pantaleone Sergi, giornalista e storico, uno dei curatori del volume. Al termine dell’incontro, inoltre, saranno riaperti al pubblico i locali della Biblioteca comunale “Saverio Grande”.
“Si tratta di un’iniziativa molto importante per la nostra comunità che ha dovuto fare conti amari con il fenomeno migratorio”, ha detto il sindaco Gregorio Gallello, “e con la presentazione di ‘Calabria Migrante’ in collaborazione con l’ICSAIC, Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, e il Centro di Ricerca sulle Migrazioni che hanno sede all’Università della Calabria, intendiamo avviare un processo di recupero della memoria che riguarderà ovviamente anche altri settori della vita comunitaria”.
In 273 pagine “Calabria Migrante”, ripercorre e aggiorna la storia dell’emigrazione calabrese alla luce delle nuove acquisizioni storiografiche: è il primo resoconto del Centro di Ricerca capace di offrire un’interpretazione duratura ed esauriente su un fenomeno complesso e dai risvolti sempre attuali.
Curato dagli storici Vittorio Cappelli, Giuseppe Masi e Pantaleone Sergi, il volume è frutto di una serie di nuove ricerche sul tema in cui l’approccio multidisciplinare evidenzia il carattere plurale e dinamico degli studi, intrecciando storiografia e antropologia, sociologia, psicoanalisi e letteratura.
Attraverso i contributi di docenti, studiosi, appassionati e ricercatori, la vicenda collettiva dell’emigrazione calabrese nei paesi d’accoglienza, dall’America all’Europa, fino all’Australia, appare in tutto il suo carico di umana solitudine e desiderio di rivalsa. Molte intuizioni, poi, che meritano di essere riprese e approfondite, fanno di questo lavoro di cui si parlerà sabato a Gasperina, un organico e importante strumento di riflessione sugli studi dopo anni di silenzio.