Ogni tanto, ricordiamocene, della colossale presa per i fondelli che il territorio subisce da mezzo secolo: la strada delle Serre. Riassunto: nel 1968 (io ancora dovevo uscire dal Liceo) un convegno di politicanti dell’epoca – qualcuno è ancora tra noi – annunziò la Trasversale Soverato – Vibo come imminente; nel 2014 esistono una specie di tangenziale di Chiaravalle; un tratto per Spadola; una bretella per Serra; molti moncherini in eterna costruzione.
Il tronco Gagliato – Argusto è pronto e chiuso. Quale sia la ragione di così grande mistero, nessuno ce la spiega, né politici né ANAS né i giudici ordinari né i giudici della Corte dei conti né alcun altro. Nessuno risponde, ma perché nessuno – a parte il sottoscritto – domanda notizie della strada.
Nessuno domanda nemmeno perché i lavori di una bretella Gagliato – Campo siano stati interrotti da anni e senza speranza, e l’erba si sta mangiando il cemento.
Politici? A Serra ci sono un deputato del PD e un assessore regionale di centrodestra: entrambi muti come giraffe. Sindaci, muti come tartarughe. Intellettuali e pensatori vari, muti come pesci. Spunta ogni tanto qualche comiziante, ma si guardasse allo specchio quando parla di strade, gli verrebbe da ridere da solo di se stesso.
L’opinione pubblica? Silenziosa come un cimitero abbandonato; il che dimostra, se fosse necessario, che alla gente non interessano le strade per l’evidente ragione che non ha dove andare. Se ci fossero industrie, commerci, agricoltura, attività economiche serie in genere, le strade e i trasporti in genere sarebbero necessari, e la gente protesterebbe. Per scendere al mare d’estate, mezzora più mezzora meno…
Nel 1968 ero al Liceo; nel 2014 sto per compiere, a giorni, 64 anni; per me ragazzino la strada non c’era, per me attempato non c’è. E la strada delle Serre resta una superbufala.
Ulderico Nisticò