Riflettevo sull’intervento del dott. Salatino a proposito delle accuse, neanche troppo velate, di utilizzare la propria posizione professionale con una certa dose di cinismo a fini elettorali. La polemica è proprio il simbolo di certe logiche dove non conta ciò che si intende fare, ma conta ciò che si è, ovvero conta la propria influenza sociale, professionale.
Sarei curioso di sapere se, nella formazione delle liste, sebbene tutti animati da ottimi propositi, non si sia ragionato anche in termini di capacità dei singoli candidati di convogliare voti. Tale ragionamento è tutt’altro che ipocrita. Infatti bisogna partire dall’assunto che ogni desiderio di governare e fare bene per Soverato (o per Calolziocorte) deve anche partire da un sano senso della realtà che è quello di considerare non solo la bontà dei candidati, ma il loro radicamento sul territorio in funzione di un certo “appeal”.
Senza volere fare del puro moralismo e senza volere esprimere una opinione di merito, è certo che la natura di talune candidature risponde a logiche di carattere anche “pratico”. Ex assessori o consiglieri; professionisti o candidati animati da fieri propositi e con le spalle abbastanza larghe di cerchie familiari e amicali. Non dimentichiamoci che per poter cambiare bisogna anche vincere.
Ecco perché l’irritazione del dottore ci sta tutta. A parte una caduta di stile nel parlare di cinismo, gli altri cosa sarebbero? Le Vergini della Roccia di dannunziana memoria?
Mi pongo insieme ai miei venticinque lettori qualche domanda.
Ci sono massoni nelle liste espresse dai quattro aspiranti sindaci? Ci sono candidati che hanno promesso impieghi (promessa virtuale, ma sempre affascinante…)? Ci sono candidati che hanno promesso appalti? Ci sono candidati che hanno promesso, più semplicemente e realisticamente, favori? Ci sono candidati che hanno promesso licenze edilizie? Ci sono candidati che hanno promesso sanatorie di qualunque tipo e genere? Ci sono candidati che hanno detto: Non ti preoccupare, ti risolvo qualunque problema, vieni pure da me! Ci sono candidati che hanno detto: Che ti serve?
Insomma, quante categorie di cinismo potremmo classificare, se volessimo, ogni volta che ci sono delle elezioni? E nello specifico, a Soverato, di quante categorie di cinismo abbiamo avuto esperienza?
Suvvia, signori candidati, esprimete un po’ stile… discutete sulle questioni, magari in modo accalorato, ma per favore, costruttivo. Nessuno più si lascia attirare da chi fa la voce grossa e scade nella polemica personale. Ci vogliono idee e proposte di economia, di servizi, di occupazione, di trasparenza amministrativa, di opportunità per chi vorrebbe restare anziché partire… e perché no, anche proposte culturali.
Dimenticavo… ma ci sono candidati che non hanno promesso niente?
Francesco Raspa
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