Quattordici spettacoli sono una rassegna davvero imponente, e uno sforzo tutt’altro che usuale: il Teatro Impero di Chiaravalle ha retto alla prova, con serate assai varie, dal cabaret alla prosa alla musica al dialetto eccetera. Anche l’effetto, se non è stato sempre ottimale, ha assicurato al teatro un suo buon nucleo di pubblico.
Del resto era un esperimento. Il sindaco Tino, in autunno, nominò una Commissione teatro (Nicola Gullì; Giampaolo Macrì; Francesco Maida; Ulderico Nisticò; Cesare Pileggi, presieduta dall’assessore Maria Teresa Sanzo), che, esaminate le difficoltà oggettive di questo periodo per tutti, propose di far leva il più possibile sulle risorse locali, e in particolare sulle associazioni che intendessero collaborare: Dinamicamente, Gruppo folk, Tempo Nuovo; quest’ultima, forte della sua ormai antica tradizione, si è assunta la responsabilità operativa della gestione. Utilizzare le risorse locali, si ritenne, non doveva essere un ripiego, ma una scelta di far leva sul teatro per produrre cultura.
Sia detto per inciso, l’esperienza, dalla Commissione di Chiaravalle al Comitato Eventi di Soverato, ha fatto scuola, ed è l’origine della Rassegna “Salviamo le palme dal punteruolo”, disposta dal Commissario Rizzo, e di cui è stato incaricato Maurizio Paparazzo, ed è ancora in corso.
Successi e difficoltà saranno oggetto di riflessione al fine di migliorare l’idea, che resta però, in entrambi i casi, sostanzialmente positiva.
Ulderico Nisticò