Replica del Sindaco di Torre Ruggiero al D.G. dell’ASP Mancuso

pitaroHo letto l’acidula quanto scomposta nota di risposta alla mia che il D.G. dell’ASP di Catanzaro ha fatto diramare, e non  avrei risposto se Mancuso si fosse limitato a parlare delle cose fatte e, soprattutto, non fatte, della sua scellerata gestione amministrativa, e non si fosse spinto a gettare fango sul sottoscritto e sul suo operato anche quale Sindaco.

Evidentemente abbiamo colpito nel segno, se il Mancuso, anziché replicare nel merito, si è lanciato in attacchi personali del tutto infondati, e ciò forse è dovuto al fatto che egli è stato abituato da qualcuno ad essere riverito ed omaggiato, e quindi ogni censura al suo operato, o non operato, costituisce reato di Lesa Maestà. Insomma, dopo l’Unto del Signore, di berlusconiana memoria, a Catanzaro abbiamo L’Unto della Sanità.

Ora, se c’è un dato antropologico negativo da noi, è quando un medico, sentendosi come il magnifico Carnelutti, si mette a fare anche il Giurista, come sta facendo attualmente il Mancuso. Ora, i fatti sono oggettivi e incontrovertibili: Il Mancuso sta gestendo l’ASP, ente che gestisce centinaia di milioni di euro all’anno, senza atto aziendale, che è equiparabile allo Statuto di una società privata.

Ora, sarebbe il caso che la conferenza dei sindaci, così come prescrivono le linee guida emanate ai sensi dell’art. 7 comma 2 della legge regionale 11/2004, fosse messa in condizione di potere esaminare i bilanci dell’ASP al fine di poter esprimere osservazioni, anche perché l’attuale gestione di Mancuso non brilla per avere i conti a posto. Sarebbe, altresì, il caso che la conferenza dei sindaci fosse messa in condizione di esprimere le linee di indirizzo per l’impostazione programmatica delle attività.

La potestà di vigilanza e di controllo, che evidentemente il pluripagato Mancuso sconosce, conferita alla conferenza dei sindaci, è prevista ex lege ed ora capiamo le ragioni per le quali il Mancuso non accetta contraddittorio: egli intende gestire la sanità territoriale da solo o forse con qualche amico che ha collaborato alla sua nomina quale Direttore Generale.

Nel mese di Settembre, l’ASP si era pubblicamente impegnata dinanzi al Sindaco Abramo di far conoscere ai sindaci la bozza dell’atto aziendale, e ciò a distanza di circa otto mesi non è ancora avvenuto.

La gestione del Mancuso ha creato solamente problematiche e disattenzioni sul personale, sul punto primo soccorso, sul laboratorio di analisi, sulla radiologia e sull’assenza di autoambulanze presso l’Ospedale di Chiaravalle.

Insomma, il Mancuso e i suoi sodali hanno affossato la sanità di Chiaravalle e di Soverato e gestisce l’ASP di Catanzaro come se fosse cosa propria. Quanto alla Casa della Salute di Chiaravalle, pensata peraltro dalla vecchia Giunta Regionale, registriamo ad oggi che nulla è stato ancora fatto se non qualche conferenza stampa e qualche proclama.

In ordine poi alle infamanti allusioni su ciò che io avrei fatto in qualità di Sindaco del Comune di Torre di Ruggiero, è il caso immediatamente che lo stesso Mancuso, anziché usare subdole espressioni tipiche di “chi sa e non dice”, chiarisca il senso dell’oscura sua frase in maniera pubblica e chiara, altrimenti senza indugio depositerò presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro esposto-querela per il reato di diffamazione a mezzo stampa, con contestuale richiesta di risarcimento danni.

La mia biografia è trasparente e parla da sé, e fare il sindaco in un comune piccolo e dell’entroterra calabrese è una missione non facile che certamente il nominato dalla politica e il super pagato Mancuso non può capire. I sindaci tutti meritano rispetto, e non possono certo sottostare alle intimidazioni che qualche burocrate, come Mancuso, trasmette con messaggi allusivi.

Ci sarà, infine, il momento in cui la politica, quella vera, esaminerà l’operato del Mancuso, che verrà chiamato nelle sedi istituzionali competenti a renderne il conto. Per intanto, chiedo che il Sindaco Abramo senza indugio convochi la conferenza dei sindaci per l’esame di bilanci e per la verifica dell’andamento generale dell’attività dell’ASP.

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