“Lo sport più praticato nella nostra Regione è quello di parlare senza avere contezza dei fatti, questo è il motivo per il quale la Calabria ha in questi anni rallentato la crescita e lo sviluppo della società’ e si trova in una situazione di grande difficoltà; questi preconcetti condizionano anche le Amministrazioni quando sono guidate da amministratori che parlano senza sapere che cosa dicono”.
Sono sorpreso di come, il sindaco di Torre di Ruggiero, Giuseppe Pitaro, abbia manifestato in modo scomposto il suo disappunto, perché il nuovo Atto aziendale è un documento ancora in fase di discussione, non è’ stato mai deliberato e perciò ancora non sottoposto all’attenzione della conferenza dei sindaci. L’avvocato Pitaro, non conosce che l’Atto aziendale presentato è una proposta, al vaglio dei sindacati e quindi è soltanto un atto in fase di informazione,. Dopo aver esaurito la fase di confronto con i sindacati verrà sottoposto, non a Pitaro, ma al sindaco presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo, sindaco della Città di Catanzaro.
Dopo aver chiarito, per chi non lo sapesse, qual è il normale percorso che segue l’Atto aziendale, il Direttore generale dell’Asp aggiunge: “Lunedì scorso abbiamo tenuto la riunione con i sindacati e abbiamo discusso dell’Atto aziendale ed ora, dopo le osservazioni che verranno fuori da questa riunione, sarà presentato al sindaco capofila. Mi pare che la procedura venga osservata, poi se l’avvocato Pitaro ha delle eccezioni su base di norme a lui note può suggerirci quale strada adottare, noi conosciamo la strada ufficiale quella sancita dalla normativa attualmente in vigore. Sulle esternazioni del sindaco non voglio commentare, perché le esternazioni possono essere anche bidirezionali, potrei dire su quello che egli ha fatto in qualità di sindaco del Comune di Torre Ruggiero, ma non voglio interessarmene, non mi appartiene, non è mio stile aggredire gli amministratori quando svolgono le loro funzioni. Sta di fatto che io ritengo di aver svolto bene il mio ruolo; abbiamo raggiunto dei risultati e soprattutto abbiamo messo in sicurezza i conti dell’Azienda sanitaria di Catanzaro, cosa di cui i Ministeri hanno dato merito. Da Ammistratore l’avvocato Pitaro dovrebbe sapere che il primo obiettivo è quello di risanare i conti, se poi l’obiettivo è quello di fare chiacchiere allora questo ruolo lo lasciamo ad altri”.
Il dg replica anche sui cosiddetti “proclami”.
“Se il sindaco intende che la presentazione dei programmi siano proclami – evidenzia Mancuso – è libero di pensarlo, ma se egli pensa che i proclami siano delle bugie o delle prese in giro allora vuol dire che il suo dire è fuori posto. Abbiamo presentato per Chiaravalle Centrale il progetto di conversione dell’ospedale e l’attivazione della procedura è stata già finanziata: abbiamo cioè presentato un progetto esecutivo e non chiacchiere, e lo abbiamo fatto con i Sindaci del comprensorio con invito, formale alla cui riunione mancava solamente l’avv. Pitaro. Tutti i Sindaci del comprensorio hanno sentito lo stato di avanzamento del progetto esecutivo e hanno espresso opinioni al riguardo, chi mancava non ha ascoltato e perciò non conosce, per questo parla senza avere contezza”.
“So che il clima elettorale alimenta le repliche e facilita le discussioni – conclude Mancuso – ma ribadisco che lo sport piuttosto praticato è quello di parlare senza conoscere i fatti e questa incultura ha relegato la Calabria nella fascia bassa. Fino a quando la Calabria esprimerà questo modo di pensare “non c’è la protremo fare”, saremo destinati a rimanere nella mediocrità”.
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