Com’è ormai di pubblico dominio, il 17 aprile è stata pubblicata la delibera che, bontà sua, la dott.ssa Rizzo ha ritenuto di promulgare per nominare me direttore della Biblioteca Comunale. Tranquilli tutti: dura tre mesi, cioè fino al 17 luglio; non comporta né compensi né altro del genere; usatemi la cortesia di prenderne atto e non costringermi a tornare sull’argomento. La delibera, del resto, è all’albo.
La Biblioteca ha bisogno di una mano. Da troppi anni giace dimenticata, con scarsa e aleatoria frequentazione. Non manca di volumi di valore e di collane ed enciclopedie di consultazione; ma temo che siano assai scarse le acquisizioni recenti, comprese le pubblicazioni di argomento soveratese. Vedremo se i cittadini e le case editrici ci vorranno donare dei libri; o qualche finanziamento potrà consentire addirittura degli acquisti, che sarebbero necessari.
Intanto avrei intenzione di inventarmi un catalogo integrato comprensoriale, semplicemente mettendo assieme i già esistenti cataloghi delle scuole e altre istituzioni; confido nell’aiuto di molti amici di tutto il territorio, e qualche riscontro l’ho già ottenuto.
Una nuova ubicazione, prevista dalla delibera, potrebbe consentire anche di creare un angolo di consultazione e studio.
Occorrerà qualcuno che faccia funzionare la Biblioteca: e siccome pare che il volontariato sia contagioso, l’avrei pure trovato!
La Biblioteca è intitolata a Vincenzo Chiefari, che donò i suoi libri al Comune, e diede inizio alla vita stessa della nostra raccolta di libri. Non mi è nuovo, come ricorderete, il poeta: ne commemorai la figura, e ho pubblicato la sua biografia e una corposa antologia dei versi in Le voci del silenzio. Vita ed opera letteraria di Vincenzo Chiefari, 1999; con una nuova edizione riveduta del 2005. Bene, dedico a lui questo mio trimestre di lavoro.
Ulderico Nisticò