“Oftalmopatia diabetica, malattia sociale ad alta tecnologia” è il titolo e l’argomento al centro del convegno tenuto ieri mattina presso l’Hotel Guglielmo di Catanzaro, voluto e organizzato dal dottore Massimo Turtoro, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica del nosocomio, con il patrocinio dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e della Società Oftalmologica Italiana.
Illustri e numerosi i relatori e i partecipanti che hanno voluto presenziare l’incontro scientifico chiamato ad indagare sulla più importante complicanza legata al diabete che costituisce, nei paesi industrializzati, la principale causa di cecità nei soggetti in età lavorativa e quindi favorire l’approfondimento sulla patologia per una più moderna gestione clinico assistenziale. Perché se il diabete può essere definita una malattia sociale che ogni anno, solo in Italia, porta al ricovero di 70 mila pazienti, l’oftalmopatia è una delle conseguenze alla complicanza che potrebbe essere evitata se venissero attuate una corretta informazione dei pazienti e adeguate forme di educazione sanitaria.
I lavori sono stati aperti dal professore Giovanni Scorcia, presidente del convegno e professore ordinario presso l’università catanzarese. A lui il compito di portare i saluti del magnifico Rettore della medesima università Aldo Quattrone, assente per motivi istituzionali.
«Il Rettore – ha sottolineato il professore Scorcia – si è detto entusiasta di questi incontri stimolanti. Oltre all’aspetto scientifico – ha aggiunto – credo che il convegno di oggi voglia anche lanciare un messaggio alla politica affinché si impegni a rivolgere un maggiore interesse alla malattia diabetica».
Dal 1930, ha ricordato lo stesso Scorcia, «c’è stato un incremento del 200% in tutto il mondo del diabete e se da una parte la ricerca sta dando la possibilità di una terapia sempre più razionale rimane il fatto che la prevenzione e l’intervento precoce verso il paziente diabetico rappresentano l’unico modo per poter garantire la sopravvivenza non solo visiva».
Un plauso agli organizzatori è arrivato anche dal Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, Francesco Miceli, chiamato a portare i saluti del Direttore Generale, avvocato Elga Rizzo, anch’essa assente per motivi istituzionali.
«Il diabete e quindi la complicanza dell’oftalmopatia – ha detto il Direttore Sanitario – rappresentano delle patologie ad alta tecnologia che per essere affrontate necessitano di interventi non solo medici ma richiedono una sensibilizzazione rivolta a tutta la cittadinanza, a rischio e non».
La cura del paziente con diabete, infatti, ha come obiettivi fondamentali il mantenimento dello stato di salute fisica ma anche e soprattutto di salute psicologica e sociale, tutti obiettivi perseguibili e raggiungibili attraverso la prevenzione primaria, la diagnosi precoce e quindi una corretta terapia che comprenda l’educazione e la responsabilizzazione del paziente ma anche e soprattutto la prevenzione delle complicanze acute e croniche.