Che caos a Roma

…ad esempio, ieri mattina…

Gelsomino è a Roma, in Piazza San Pietro. L’evento è importante, ripreso dai megaschermi,  lui vuole esserci.

– E’ l’ora! Disse ad alta voce il Gran Camerlengo ad Obama.

– Ci sono. Rispose l’uomo in inglese.

 Un breve colloquio tra l’uomo più potente del mondo e l’uomo più ascoltato

del mondo, a porte chiuse nel posto più segreto e chiacchierato del mondo.

All’uscita una benedizione dell’uomo bianco seguito da un sorriso dell’uomo nero.

Di corsa, Obama sale sulla macchina blu.

Gelsomino nota che il Presidente è rimasto colpito dalla macchina,

 ne aveva sentito parlare, ma credeva fosse una leggenda.

Partono e dopo pochi metri la macchina si ferma: è finita la benzina.

Obama stupito chiede lumi e l’autista spiega che quella è la macchina di La Russa, acquistata dal Vaticano e subito dopo benedetta.

 – La Russa chi è? – domanda Obama

– Quello che quando ride spaventa pure Putin – risponde l’autista

 Gelsomino vede che Obama è interdetto, ma che l’autista non si arrende, anzi tira fuori il portatile, l’accende e subito partono le slide del nostro Renzi.

 – Ecco Presidente, c’è pure la versione in inglese. – racconta l’autista.

 Signori e Signore venghino….

Bla bla bla … l’Italia ce la farà! …

 – A far che? – chiede Obama

– A far ripartire l’economia. – risponde l’autista.

– E la macchina?

– No, questa non parte più.

– Perché?

– Altrimenti non la vendevano…

 Gelsomino scoppia a ridere, ma viene subito zittito da una donna.

– Fai  presto a ridere, però non ti sei accorto che quei due sono uomini … sempre solo gli uomini stanno al comando … e noi? Quando toccherà a noi?

 Gelsomino prova a difendersi.

 – Ma può essere un caso, non crede?

– Se lo pensi … sei sessista!

– Secondo me esagera!

– Allora sei sessuofobo!

– Per me donna e uomo pari sono.

– Peggio di quanto credessi … sei anche omofobo.

 Gelsomino non sa che pesci pigliare, è nel panico, ma viene salvato da un filippino con le rose.

 – Amico, sei matto?

– Ma chi è?

– Compra 5 rose e te lo dico.

– Perché?

– Vuoi che vada a dirgli che sei anche contro gli immigrati?

– Per carità! Tieni 10 € e dimmi chi è quella.

– E’ il tuo Presidente della Camera.

– Fa così con tutti?

– Solo con gli uomini e con le donne che non imitano gli uomini.

– Sai che ti dic …

 Gelsomino viene interrotto da un pianto disperato. Si volta e vede un uomo poggiato alla colonna di San Pietro ed un altro che gli da le pacche sulle spalle …

Si avvicina, vorrebbe confortare, dare una mano, ma uno dei due gli tende una mano e lo ferma.

 – Lascia stare, ci penso io!

– Posso fare qualcosa.

– Passerà, quanto è vero che mi chiamo Alfano.

– E’ grave?

– Vogliono cancellare il Senato che presiede, dopo una vita di sacrifici.

– Poverino, possiamo fare qualcosa?

– Io ci ho provato, ma nulla. Ho litigato con l’amico più

  caro, ho fatto un partito e ora sono d’accordo con lui

  che va cancellato.

– E dice che ci ha provato?

– Si! Lui lo vuole cancellare, io lo voglio svuotare … la  differenza è tanta!

– E questo poverino?

– Non ci sta capendo niente!

– Ah!

 Gelsomino con un sorriso si allontana, fa qualche passo, si volta e si mette a correre.

Ha deciso di andare all’Aeroporto, senza fermarsi né salire sui mezzi pubblici. Vuole arrivare diritto senza impicci. Roma è troppo caotica … meglio tornare nella sua Calabria.

All’ aeroporto, sale sull’aereo Alitalia e trova uno emiro che gli serve la bevanda del suo paese …

stremato domanda …

 – Scusi, ma le hostess italiane?

– Da oggi solo uomini su questi aerei…

– Andiamo bene!

– E’ il progresso! Tranquillo! L’Italia ce la farà!

 

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