Un sottosegretario del governo Renzi sarà oggi, venerdì 11, a Soverato per parlare di strade. Non è una novità: era sindaco Gianni Calabretta quando venne un ministro di sinistra, tale Nesi, e giurò che la 106 era “una priorità nazionale”; era, ricordo, il 2005 quando venne un ministro di centrodestra, tale Lunardi, e, ovviamente, giurò che la 106 era “una priorità nazionale”. Da allora, tutto quello che abbiamo visto è la variante tra Squillace e Bellino, ancora incompleta e misteriosamente limitata a 70/h, il che mi puzza. Sono stato di recente a Pentedattilo, e ho percorso una mulattiera senza alcuna traccia di ammodernamento.
Una precisazione storica. Quando il governo fascista fece la 106, che nel 1935 arrivò a Soverato, fu un’opera rapidissima e di altissimo livello secondo i tempi; e i ponti erano il massimo dell’ingegneria mondiale dell’epoca; e funzionavano benissimo le ferrovie e i trasporti per mare. Allora: oggi, niente mare, ferrovia quasi scomparsa, la 106 è del tutto inadatta, anche per la criminale inerzia nell’aver permesso che vi nascessero sopra i quartieri costieri negli anni 1060.
Che devo dirvi della ridicola Trasversale delle Serre detta pomposamente Superstrada? Lo sviluppo è avviato, gridò Soriero, e mentre nulla di serio si vedeva e si vede, fece uno svincolo supplementare per la trafficata metropoli di Argusto; mentre una bretella tra Gagliato e Petrizzi è preda di erbacce e animali selvatici. Come sperperare il denaro pubblico e farsi belli con le chiacchiere.
Il sottosegretario Del Basso De Caro prometterà che la 106 è “una priorità nazionale” e sarà presto terminata? Che la Soverato – Vibo si percorrerà tra breve? Che saremo collegati con l’aeroporto? Bene, lo ascolteremo e prenderemo diligenti appunti: come abbiamo fatto con Nesi e con Lunardi e con tutti i politicanti a proposito di Serre, dal primo convegno del 1968 a oggi. Tra qualche anno vedremo se la 106, se la Trasversale avranno fatto un qualche progresso.
Ulderico Nisticò
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