La smentita dei carabinieri non ferma l’allarme. Che corre sul web e viene cavalcato da alcune forze politiche.
I carabinieri smentiscono ma le voci, si sa, bastano due click e rimbalzano non più solo di spiaggia in spiaggia, ma alla velocità di centinaia di condivisioni su facebook. E così monta la psicosi: pare che a Soverato (Cz) e in altri paesi del comprensorio come Sant’Andrea, Davoli e Isca, tutti affacciati sulla costa jonica e alle prese con la stagione turistica, ci siano state segnalazioni di tentativi di rapimento di bambini. In qualche caso adescati in riva al mare, in qualche altro seguiti addirittura oltre il cancello di casa, mentre giocavano in giardino. Roba grossa. Che meriterebbe di aprire i telegiornali e ricevere comunicazioni allarmate da parte delle forze dell’ordine. Anche perché il termometro dell’ansia genitoriale sale, nelle affollate spiagge e piazzette della costa jonica, dove da giovedì non si parla d’altro. “E’ gia’ successo per ben due volte in questi giorni in due paesi diversi ma per fortuna i due ladri di bambini sono stati malmenati di brutto dai genitori”, racconta un utente su facebook commentando alcuni post che rilanciano la notizia, associandola anche alla presenza dei rom. Ma chi sono questi ladri di bambini? Come mai non c’è un identikit neanche minimo di chi commetterebbe atti tanto spaventosi da meritare un quasi linciaggio, come quello raccontato su facebook? La verità è che i militari non solo non hanno ricevuto alcuna segnalazione di questo tipo, ma smentiscono decisamente l’intera faccenda definendola una urban legend, una bufala insomma.
“Ma quali bambini? Ma quali rom? Non esiste nella maniera più assoluta alcun allarme del genere”, spiegano i vertici del Comando Compagnia carabinieri di Soverato. L’unica segnalazione ricevuta dalle forze dell’ordine, a quanto risulta, è stata per la presenza di due nomadi in un affollato lido soveratese. Una presenza evidentemente non gradita, che ha finito per scatenare qualche tensione, tanto da consigliare l’intervento dei carabinieri. Tutto qui. Eppure l’allarme sociale ormai si è sparso. Lo psicodramma è via via montato con centinaia di condivisioni su facebook, nei giorni scorsi, di qualche articolo di stampa locale che parlava dei tentativi di rapimento di bimbi del luogo, raccontando di numerose segnalazioni e intrecciando questo allarme con quello per “l’invasione rom”. Ed eccoci al punto: i rom. Nelle ultime settimane la loro presenza è aumentata, o comunque è più visibile, soprattutto a Soverato, dove sono spuntati in giro a chiedere l’elemosina più che in inverno. Una presenza diventata evidentemente troppo ingombrante per qualcuno, come dimostrano anche i pressanti appelli su social e siti locali del gruppo Forza Italia Soverato, che posta puntualmente foto ritraenti nomadi in pineta, stendini con i panni stesi ad asciugare all’aperto, lavaggi con la schiuma da bagno alle fontane pubbliche, e un comunicato di Forza Nuova Calabria che fa riferimento anche alle “tante segnalazioni che parlano di tentativi di rapimento di bambini da parte dei rom”. Una situazione per la quale Forza Italia chiede alle autorità competenti di “attivarsi affinché ognuno possa sentirsi più tranquillo nella propria città, possano cessare le paure da parte di donne e mamme che hanno timore a uscire da sole e si dia l’immagine di una città ordinata e sicura. Tollerare va bene, ma esagerare porta spesso a situazioni che possono prima o poi degenerare”.
In questo clima si assiste alla propagazione, non da una fonte certa ma attraverso il passaparola, di un allarme incontrollato, prontamente associato al popolo nomade, storicamente additato come rapitore di bambini e quindi facile da individuare come bersaglio-colpevole. Una campagna di paura e diffidenza che magari secondo qualcuno può facilitarne l’allontanamento. Ma che evidenzia anche intolleranza e razzismo a dispetto in una comunità che si vuole umana e solidale.
Teresa Pittelli