Sì alla possibilità di varianti urbanistiche per renderli appetibili
Operazione flop per l’alienazione degli immobili di proprietà del Comune dalla quale l’ente guidato dal commissario straordinario, Maria Virginia Rizzo, sperava di fare cassa anche per ammorbidire la valutazione su un possibile dissesto, ancora pendente da parte della Corte dei conti. In questi giorni sono infatti andate a scadenza tutte le aste pubbliche indette nelle scorse settimane per alienare case e terreni, anche di pregio, ma nessuna offerta è arrivata a palazzo di Città. Un esito che tra l’altro si somma alla mancata alienazione, per adesso, del mercato coperto di piazza Cimarosa, uno dei gioielli dal quale il Comune vorrebbe ricavare oltre 1,5 milioni di euro, ma per il quale sono state presentate offerte talmente basse da costringere l’ente a non accettarle. E dichiarare nulla la gara. Tutto da rifare, dunque, per l’elenco di immobili in vendita, dall’edificio “La Piccola” nei pressi della stazione ferroviaria, al grande terreno destinato a verde in pieno centro del “Morgana”, dal lotto in via Carlo Amirante davanti allo stadio “Baldassarre Sinopoli” all’immobile in località San Nicola, all’appartamento in via Sorelle Scoppa. Ma come rendere questi beni più appetibili, dal momento che nessuno sembra interessato all’acquisto? A rispondere ci pensa il Comune, che con una nota diffusa ieri ha spiegato i criteri per la nuova tornata di bandi, nella quale figura anche una nuova asta per il mercato “Cimarosa”. “Il Commissario Rizzo, preso atto con delibera n. 103 del 11/11/2013 che le aste pubbliche per l’alienazione di vari beni immobili sono andate deserte, ha disposto la formulazione di nuove procedure al fine di rispettare il piano di riequilibrio finanziario per evitare il dissesto”, spiega la nota, sottolineando che comunque nelle scorse settimane “sono pervenuti, in maniera informale, interessi per l’acquisto delle aree in questione da vari soggetti privati”. Con la delibera la Rizzo ha autorizzato il responsabile del IV Settore “ad avviare, con immediatezza, articolate procedure di manifestazione d’interesse per sei lotti inseriti nel piano delle alienazioni: l’edificio ex “Fata Morgana”, il fabbricato in località San Nicola, il terreno di Via Amirante, il Mercato coperto di via Cimarosa, l’attuale sede del Comando di polizia municipale e l’immobile residenziale in via Sorelle Scoppa”. Ma ecco il punto focale di tutta la nuova operazione, escogitato ai piani alti del Comune per riuscire, questa volta, a vendere davvero: “Laddove i soggetti interessati all’acquisto degli immobili manifestassero la volontà di apportare variazioni di carattere urbanistico, il Comune, come riportato nella delibera 103/2013, offre la disponibilità a valutare tali richieste, nel rispetto della normativa regionale e nazionale”. Gli immobili oggetto di possibilità di variazione urbanistica sono l’edificio ex “Fata Morgana”, il fabbricato in località San Nicola ed il terreno di Via Carlo Amirante. Inoltre, al fine di favorire l’alienazione del Mercato comunale di Via Cimarosa, il Commissario Rizzo ha disposto l’estensione della superficie in vendita dove è ubicata la struttura, che passerà da 825 mq a 3365 mq. Si punta sulle variazioni urbanistiche, dunque, che a una prima valutazione suscettibile di ulteriori approfondimenti sembrano promettere ai futuri nuovi proprietari la possibilità magari di costruire in una zona prima destinata, per fare un esempio, a verde pubblico o ad agricoltura. Oppure, nel caso del mercato, la possibilità data agli acquirenti pare sia quella di annettere l’area del parcheggio attiguo alla struttura.
Ulteriori spiegazioni e approfondimenti ci diranno nelle prossime ore se per salvarsi dal dissesto Soverato debba proprio spalancare le porte a nuove colate di cemento, o se invece saranno adottati opportuni paletti e criteri tali da dare più appeal agli immobili in vendita senza intaccare il territorio, già parecchio compromesso da edifici su edifici che dagli anni ’70 in poi sono stati elevati senza molti scrupoli per la salvaguardia dell’ambiente naturale e paesaggistico.
Teresa Pittelli