Tutta Soverato si inchina al passaggio di “don Bosco”

La teca di cristallo con le spoglie di Don Bosco, circondata dalla folla nel cortile delle Figlie di Maria Ausiliatrice
La teca di cristallo con le spoglie di Don Bosco, circondata dalla folla nel cortile delle Figlie di Maria Ausiliatrice

Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice in festa per l’arrivo delle spoglie del Santo

Don Bosco ritorna…tra i giovani ancor… E’ proprio il caso di rispolverare il canto che ha caratterizzato l’adolescenza di molti di noi, che abbiamo frequentato il liceo classico dei Salesiani o le altre scuole salesiane e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, per descrivere le emozioni della giornata di ieri: il giorno di Don Bosco in una Soverato che da mesi attendeva e preparava l’indimenticabile evento dell’arrivo delle sue sante spoglie.

Le spoglie, ricomposte con una maschera di cera e normalmente esposte in un’urna di cristallo nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, sono arrivate di prima mattina in città, sfilando per le vie principali, accompagnate dai ragazzi dell’oratorio e dell’istituto salesiano. Prima tappa delle spoglie del santo: l’ospedale cittadino, dove erano attese con emozione dai degenti e dal personale. “Il dono provvidenziale della sua presenza ci apre a una visione di speranza per il nostro futuro, per il futuro del mondo del lavoro, delle famiglie, dei giovani, degli stessi salesiani. Noi siamo qui e attendiamo trepidanti che il suo braccio benedicente si levi sull’intera città di Soverato, in particolare sui giovani, suo grande amore”, sono le parole di don Luigi Martucci, direttore dell’Opera salesiana.

L'omaggio del quartiere Corvo al passaggio delle spoglie
L’omaggio del quartiere Corvo al passaggio delle spoglie
La folla in attesa dell'arrivo del corteo davanti alla Parrocchia
La folla in attesa dell’arrivo del corteo davanti alla Parrocchia

La sacra effigie è quindi arrivata a Soverato Superiore, dove ha ricevuto l’omaggio dell’intera comunità, dalle associazioni alle scuole alle suore Gerardine. Finalmente l’attesissimo arrivo all’istituto salesiano, dove ad aspettarla c’erano i rappresentanti delle scuole soveratesi e delle suore dell’istituto Maria Ausiliatrice, che hanno anche accompagnato il corteo, nonché le.autorità civili e militari. A fare da sottofondo al momento solenne, nel cortile dell’istituto, la musica della banda “U.Pacicca”, che poi ha accompagnato per tutta la giornata il cammino del Santo. Dopo una parentesi a Catanzaro per visitare il carcere minorile, infatti, l’urna con le spoglie di don Bosco è tornata a Soverato nel primo pomeriggio per un’altra accoglienza trionfale all’istituto Maria Ausiliatrice, dove è stata festeggiata dai piccoli e grandi alunni della scuola, oltre che dalla comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice, delle ex allieve e da centinaia di persone accorse da Soverato e dal comprensorio per vivere la commozione di questo giorno. Proprio dal cortile delle suore è quindi partita la grande processione per le strade della città, che ha permesso davvero a tutti, anche a chi era a casa e aveva addobbato finestre e balconi per l’occasione, di omaggiare il passaggio della sacra effigie.

L'omaggio del quartiere Torrazzo
L’omaggio del quartiere Torrazzo

Grande l’accoglienza dei quartieri, dai palloncini con i colori dell’associazione agli stendardi, agli striscioni con i motti salesiani: “Salve don Bosco Santo“, “Buoni cristiani e onesti cittadini“. Gran finale in parrocchia: il corteo con la sacra teca era atteso da una folla in festa e in preghiera, che assiepava i gradini e la piazza circostante; folla che si è messa poi disciplinatamente in fila per vedere da vicino le spoglie del Santo, prima della solenne concelebrazione eucaristica con monsignor Vincenzo Bertolone.

I fedeli in fila in Parrocchia per rendere omaggio alla teca
I fedeli in fila in Parrocchia per rendere omaggio alla teca

La teca è rimasta quindi nella chiesa parrocchiale, le cui porte sono rimaste aperte tutta la notte, per essere adorata dai fedeli. Ora le spoglie di don Bosco riprenderanno il loro cammino per portare nel mondo il messaggio di spiritualità, umiltà e servizio agli altri, in particolare i più piccoli e i più deboli, che ha formato tante generazioni di soveratesi e calabresi, cresciute alla scuola di don Bosco grazie a oltre un secolo di insegnamento salesiano e all’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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