Il Centro Polifunzionale è stato voluto per creare un luogo di iniziativa e partecipazione culturale territoriale, per dare spazio e visibilità alle risorse soggettive e creative locali e comprensoriali in campo artistico, culturale, tecnologico, educativo e artigianale. Infatti, il contesto territoriale in cui si inserisce è quello del PISL “Insieme per la qualità della vita” costituito da 5 Comuni (Davoli, San Sostene, Sant’Andrea, Soverato, Satriano) con una popolazione complessiva di circa 22.000 abitanti.
I territori presentano simili caratteristiche geografiche, paesaggistiche e morfologiche; di fatto sono interdipendenti ed interconnessi e rappresentano la parte centrale dell’ampio comprensorio cosiddetto del “Basso Jonio”. In riferimento alla tematica della “Qualità della vita”, è interessante evidenziare che sul territorio sono presenti tantissime associazioni onlus, le pro loco e gruppi di volontariato che, a fronte di una dinamicità culturale, hanno carenza di spazi per svolgere in maniera adeguata le loro attività; ciò contrasta e mortifica il carattere identitario degli abitanti dell’area, predisposti all’accoglienza ed alla solidarietà.
Su tali presupposti, inizialmente, cinque Comuni hanno condiviso l’esigenza di elaborare un progetto integrato per il miglioramento della qualità della vita, avvertendo quotidianamente difficoltà simili nei propri concittadini, a causa della carenza e/o del degrado di infrastrutture per le attività culturali e di intrattenimento, lo sport ed il tempo libero. L’obiettivo primario ed innovativo del PISL in oggetto è quello di formare una “smart community”, cioè una “rete intelligente” in cui gli abitanti abbiano accesso ad informazioni e servizi che arricchiscono la loro esperienza comunitaria, ed in cui i gestori della infrastruttura intercomunale (rete di cinque interventi) hanno strumenti efficaci per pianificare le attività, i calendari degli eventi e per condividere notizie ed avvisi utili col resto della comunità.
Chiunque potrà accedere al portale telematico dedicato, creando un account di “cittadino virtuale” e costruendo un suo profilo nel quale scegliere i propri interessi ed ottenere una serie di servizi personalizzati, tutte le informazioni circa le attività programmate nelle nuove strutture del PISL (conferenze, incontri, attività sportive, tornei, database delle biblioteche, possibilità di prenotazioni per gli eventi con servizio ai cittadini di e-mail di notifica o consultazione dal proprio smartphone). Questo progetto di PISL non è solo un progetto edilizio, ma attraverso la rete web che unisce episodi edilizi, spazi aperti e funzioni sociali, tende a creare opportunità e relazioni comuni del comprensorio interessato per il miglioramento della qualità della vita, una: “Smart Community”.
L’intervento punta a dare accessibilità all’intera cittadinanza senza distinzione di età o appartenenza culturale, si dispiega in forma composita capace di accogliere le diverse anime della società civile. La nuova attrezzatura può contribuire alla costruzione di una identità del territorio fondata sulla consapevolezza delle nuove complessità generate da strutture e relazioni innovative. I nuovi spazi si legheranno alla storia e alla tradizione anche attraverso il circuito web finalizzato alla partecipazione anche degli altri Comuni facenti parte del progetto PISL, offrendo all’intero ambito non solo un’attrezzatura per le realtà emergenti, ma anche il contatto con eccellenze riconosciute che possono arricchire il territorio con la loro presenza.
Un progetto capace, dunque, di contribuire a dare consapevolezza di sé ai nuovi attori culturali, collegare le esperienze, valorizzare le iniziative avanzate, realizzare esperienze tipo e diffonderle, costruire rete, vetrine, luoghi di incontro e di confronto, coinvolgendo amministrazioni locali, realtà associative, imprese e singoli cittadini nella realizzazione di un’azione culturale coordinata: “Smart Community”. È, sostanzialmente, un luogo di partecipazione civile, di attenzione tra generazioni e culture, di occasioni di solidarietà per contrastare l’esclusione e imparare, insieme, ad essere sistema, una comunità che si nutre di incontri non effimeri, di attività condivise e di scambi di idee. La conformazione del territorio davolese, diviso in più aree urbane eterogenee, centro storico, marina, montagna e campagne intermedie accentua l’urgenza e l’importanza di un luogo fondato sull’incontro, la partecipazione, la convivenza e il confronto fra modelli sociali di riferimento diversi, in una logica di coesione sociale, di rafforzamento della sicurezza percepita e di reale integrazione dei cittadini.