Premessa: Questo che segue è un appello che il comitato “Salviamo la Scarpina” intende fare a tutte le forze politiche che si candidano alla guida della città di Soverato. La nostra eventuale partecipazione agli incontri pubblici non deve essere scambiata come nostra adesione ad uno degli schieramenti ma come testimonianza di una istanza che poniamo all’attenzione dei futuri amministratori e della cittadinanza.
Il Comitato “Salviamo la Scarpina”, preoccupato per gli effetti devastanti che avrebbe il progetto regionale di barriere anti erosione della costa, nei pressi della “Scarpina” ed in località San Nicola, ha offerto numerose occasioni per approfondire l’argomento e per raccogliere collaborazione e pareri da parte di tutte le persone e le associazioni sensibili a questa problematica.
Tutti i pareri tecnici e scientifici che sono stati raccolti, confermano che un “ecomostro” all’interno del Parco Marino e al limite dell’area Archeologica, arrecherebbe danni incalcolabili in quanto in breve tempo si distruggerebbero due importantissime e singolari risorse di Soverato – che dovrebbero essere semmai tutelate – e anche uno dei più bei paesaggi della zona.
Essere soveratesi o sentirsi tali, vuol dire anche volere bene a questi luoghi, sentire di farne parte e dimostrarlo con i fatti. Un progetto di tale impatto sull’ambiente marino, su luoghi che hanno fatto la storia della nostra città, dovrebbe inorridire tutti e nel dire tutti s’intende anche i “politici”.
Partecipare a qualcuno degli incontri organizzati appositamente dal comitato, avrebbe significato qualcosa; invece è stato ampiamente dimostrato che le forze politiche in campo, a parte rarissime eccezioni, non sono per nulla “preoccupate” e neanche lontanamente interessate all’argomento.
Tra due mesi si voterà per le nuove amministrative e noi chiediamo alle forze politiche che si apprestano a scendere in campo, che nei programmi elettorali che saranno presentati e in osservanza al Codice dei Beni Culturali sia prevista la giusta e – quanto mai importante – attenzione per i Beni Culturali, Ambientali e Paesaggistici.
Il nostro territorio, e il nostro mare, nonostante la devastazione che si consuma ormai da decenni, conservano ancora immense risorse ambientali e culturali: sono queste a garantire il futuro sviluppo del nostro territorio, sono queste la “vera ricchezza” di Soverato… a costo zero.
Non ci interessano né ci incantano le promesse, chiediamo “fatti” e da subito.
Chiediamo che si sappia pubblicamente cosa sta succedendo in Regione, che si giochi a carte scoperte, che si “dichiari apertamente” la propria posizione, il proprio impegno e i metodi che s’intendono adottare in merito al nostro mare, alle nostre spiagge e alle nostre risorse culturali.
Chiediamo che siano le forze politiche per prime e adesso a protestare e ad opporsi a queste opere che non porterebbero a nulla di buono.
Non vale trincerarsi dietro motivazioni inesistenti come mancanza di fondi; quello che chiediamo non ha un costo in denaro ma in impegno personale che scaturisca dal profondo del cuore per il bene della comunità soveratese .
Ma soprattutto, chiediamo che d’ora in poi ci sia un maggior coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni del territorio prima che siano approvati progetti pubblici importanti. C’è un metodo che potrebbe essere attuato: la progettazione partecipata.
Noi crediamo che in molti casi, come in questo, si sarebbero evitate storture, forzature, vie brevi che si rivelano poi come giustificazioni ex post di azioni che andavano concordate con gli enti preposti, in sede di progettazione preliminare, per eventuali pareri.
Insomma, maggiore democrazia e trasparenza, coinvolgimento della cittadinanza nelle fasi iniziali delle idee progettuali, applicazione delle norme di legge ed evitare il ricorso a bandi affrettati. Ci sono competenze ed associazioni valide che non devono essere lasciate ai margini, costrette a rincorrere i bandi quando sono stati già avviati per correggerne i danni. Semmai esse potrebbero essere un valido supporto, una risorsa da non sottovalutare.
Questo vale per il bando delle barriere frangiflutto, che è stato avviato dalla Regione Calabria e che l’amministrazione comunale di Soverato dovrà avere il coraggio di contrastare, ma vale anche per i bandi di competenza comunale, per i quali chiediamo maggiore attenzione e trasparenza fin dal loro avvio.
Non siamo disincantati ma pretendiamo attenzione, non vogliamo promesse ma impegni che verificheremo anche dopo le lezioni; saremo disponibili a collaborare per il bene di Soverato ma saremo anche sentinelle per la collettività e per il territorio.
Il comitato “Salviamo la scarpina”
Pro Loco Soverato –– Almost Blue Dc – Gruppo Archeologico P. Orsi – C S C. OMICRON – ASD Thalassoma Diving – Marenostrum di Archeoclub d’Italia – Greenpeace – Legambiente Catanzaro – Slow Food Soverato – Versante Jonico