Un alfabeto criptato comprensibile solo agli affiliati. E’ il Codice San Luca, una sorta di Stele di Rosetta della ‘ndrangheta, trovata nell’appartamento del collaboratore di giustizia, Gianni Cretarola, che avrebbe riferito di essere stato affiliato alla ‘ndrangheta nel 2008, mentre si trovava ristretto nel carcere a Sulmona. Nel corso della perquisizione eseguita nella sua abitazione di via Palmiro Togliatti lo scorso anno, all’indomani del suo arresto per l’omicidio di Vincenzo Femia, è stato trovato un quaderno a righe di colore rosso. Un quaderno rosso col prezioso codice che rivela in maniera dettagliata, le fasi di affiliazioni alla ‘ndrangheta e di acquisizioni dei ‘gradi’, con il rituale, le formule, i simboli utilizzati.
Simboli, annota il gip, “classici della ‘ndrangheta: i riferimenti alla tradizione cattolica, i riferimenti all’isola di Favignana, i riferimenti all’albero, i riferimenti all’onore”. “Picciotto, camorrista, sgarrista, santista, vangelista, quartino, trequartino, padrino e capobastone sono le ‘doti’ e i vari gradi con cui si identifica uno ‘ndranghetista. L’affiliazione può aver corso in due modi: per nascita, modalità riservata a coloro che già appartengono ad una famiglia mafiosa, o per “battesimo”, tramite il rito di ”affiliazione”, che vincola il soggetto all’organizzazione fino alla morte”, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione che ha portato all’arresto di 31 persone a Roma.
Si viene battezzati “con un rituale preciso, che può celebrarsi poco dopo la nascita (se si tratta del figlio di un importante esponente dell’organizzazione; in questo caso, finché il bambino non raggiungerà i quattordici anni, età minima per entrare nella ‘ndrangheta, si dirà che il piccolo è “mezzo dentro e mezzo fuori”), oppure attraverso un giuramento, per il quale garantisce con la vita il mafioso che presenta il novizio. Il rituale del battesimo è simile ad una cerimonia esoterica, durante la quale il nuovo affiliato è chiamato a giurare nel nome di nostro Signore Gesù Cristo. Il battesimo vincola per tutta la vita e le devianze sono spesso pagate anche dalla famiglia dell’affiliato”. “Se loro battezzavano co’ ferri, catene e camicie di forza io battezzo co’ ferri, catene e camicie di forza. Se loro battezzavano co’ gelsomini e fiori di rose in mano io battezzo con gelsomini e fiori di rose”: questa la formula rituale recitata durante il battesimo dopo che il novizio è stato punto per tre volte.