Montepaone: totosindaco e dintorni

fabio_guarna1A Montepaone, terminata la sbornia del 6 al superenalotto e le domande rimaste senza risposta sul nome del fortunato vincitore, si torna a parlare di elezioni. In pole position ci sono gli interrogativi su chi saranno gli avversari che si contenderanno per il prossimo quinquennio gli scranni del consiglio comunale e soprattutto chi guiderà le liste che da qui a poco verranno presentate. Il Partito Democratico sembra puntare sul nome di Mario Migliarese, già candidato nelle ultime comunali alla guida di una coalizione civica che perse di misura contro l’amministrazione del Dott. Franco Froio, il quale concludendo in anticipo il mandato non godendo più dei numeri in consiglio, non pare abbia intenzione di scendere nuovamente e direttamente in campo, nel senso che sembrerebbe pronto a dare una mano ad una coalizione civica insieme a buona parte dei suoi sostenitori, senza essere però candidato né a primo cittadino né a consigliere. Fra i sostenitori di quest’ultima coalizione ci sarebbe Massimo Rattà, già sindaco del comune jonico prima di Froio per due mandati e storicamente alternativo alle formazioni di carattere progressista/riformista che un tempo e in parte ancora oggi si riconoscono nella vecchia campana dell’indimenticato leader e sindaco per un quarto di secolo Francesco Galati, scomparso qualche anno fa. Senza dimenticare che lo stesso Rattà è figlio dell’altro storico sindaco di Montepaone Prof. Rattà.
Ma il tempo per la politica montepaonese – molti sostengono anche se spesso senza troppa convinzione – è trascorso, e, prefigurare le vecchie sfide fra Galatiani e seguaci di Rattà non sembra ipotizzabile nè concreto.
Che sarà allora? Mentre si affacciano nuovi movimenti che promettono un radicale cambiamento, chi è lontano dalle stanze della politica si trova alle prese con mille problemi: tasse, spazzatura, viabilità, trasporti, edilizia, burocrazia, etc.. Ma chi si candiderà a risolvere tutti queste problematiche? Chi avrà la fiducia della gente? Facciamo i nomi? Vero è che in materia, di questi tempi, a volere fare i giornalisti a Montepaone, ci si sente come una zanzara in un campo di nudisti: non si sa da dove cominciare. E dunque, messo da parte Migliarese su cui il Pd pare abbia intenzione di puntare come prossimo candidato a sindaco, anche se non si capisce bene da chi sarà sostenuto oltre che dal partito di Renzi, i nomi che si sentono sono di amministratori delle ultime consiliature e qualche altro che nonostante non sia riuscito alle ultime comunali neanche a centrare il traguardo di consigliere comunale non essendo stato eletto, spera che nella confusione generale, alla fine possa spuntarla e trovarsi a capo di una lista. Intanto si sussurra il nome di qualche professionista medico che però, nonostante abbia qualità e titoli da poter essere considerato il deus ex machina della complessa situazione montepaonese, sembra non interessato ad una candidatura anche se è disposto a mettere in campo l’esperienza fatta in passato di amministratore della città e di politico fatta sia nelle fila della maggioranza che della minoranza . Chissà?
Fabio Guarna (Soverato News)
 

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