Ho avuto modo di notare e apprezzare che nella nostra città persone con elevate competenze (commercianti, imprenditori, rappresentanti delle associazioni, giornalisti,cittadini) stanno cercando di mettere a disposizione delle comunità il proprio talento e la propria passione. Tuttavia per loro è difficile sentirsi parte di un grande disegno collettivo. In una fase così difficile per tutti è necessario, secondo il mio modesto punto di vista, valorizzare queste risorse così preziose per il nostro futuro e trovare una casa comune fuori da schieramenti e appartenenze, con il solo scopo di traghettare Soverato verso un domani migliore.
La proposta è quella di stringere un patto tra città e forze sociali, per la crescita e lo sviluppo del territorio. In questa fase drammatica della nostra vita si tratta di unire le forze più sane ed attive e disegnare insieme un programma comune in questa direzione: un programma articolato su pochi progetti semplici, concreti e capaci di dare risposta alle esigenze più immediate che abbiamo davanti. Si tratta di liberare risorse e favorire investimenti fondamentali per mettere la nostra città nelle condizioni di competere con altre città calabresi e, al contempo, di garantire quell’equità sociale che i tagli alla spesa indiscriminati e lineari rischiano oggi di compromettere.
La città può mettere a disposizione molte proposte se si ha il coraggio di investire in un’innovazione dal basso capace di coinvolgere, in una grande sfida collettiva, le intelligenze e la competenza diffusa nei territorio. Tutto questo penso sia stato recepito dal Sindaco Alecci. Non sono stato un elettore dell’attuale Sindaco ma lo sono diventato strada facendo insieme a tanti altri che, insieme a me, hanno apprezzato l’alto senso del dovere, l’amore per la città, il sacrificio e le energie spese a favore di tutta la comunità. In questi mesi passando per piazza Maria Ausiliatrice, negli orari più disparati, volgendo lo sguardo verso il palazzo di città non poteva passare inosservata quella luce, sempre accesa. La nostra città ha bisogno di fiducia, i nostri commercianti hanno bisogno di certezze, i cittadini di stimoli quindi sarebbe il caso che, una volta tanto, che tutti e sottolineo tutti pensassero al bene comune.
A.G.