Il pomodoro d’estate è uno degli alimenti d’hoc, chi non ama una bella insalata di questo frutto, fresco, succoso e con tantissime proprietà nascoste. Per poterlo gustare anche in inverno vi spieghiamo come preparare la passata di pomodoro.
Pomodori: proprietà
I pomodoro, conosciuto come pomodoro mela aurea ovvero pomo d’oro, sono in realtà dei frutti, originari dell’America centrale e meridionale, che raggiunsero l’Europa nel 1540 come pianta ornamentale, i suoi frutti infatti erano considerati velenosi, almeno fino ai primi del 1700, quando si iniziò a coltivarlo a scopo alimentare.
I pomodori maturi rossi sono ricchi di acqua e apportano solamente 17 Kcalper 100 gr. All’interno di questo frutto possiamo trovare:
94% acqua
3% carboidrati
1,2% proteine
1% fibre
0,2% grassi
Inoltre possiamo trovare vitamine del gruppo B, acido ascorbico, vitamina D e vitamina E. Grazie a questi gruppi vitaminici il pomodoro ha note proprietà antiossidanti.
Da non sottovalutare anche la presenza di minerali come ferro, zinco, selenio, fosforo e calcio che insieme a citrati, tartrati e nitrati fungono come rimineralizzanti e antiradicali.
Il pomodoro è anche indicato per aiutare chi ha problemi di digestione grazie agli acidi organici, quali malico, citrico, succinico e gluteninico, ai quali però bisogna prestare attenzione se si soffre di gastrite o reflusso.
Una ricerca pubblicata da alcuni ricercatori giapponesi della Kyoto University sulla rivista Molecular Nutrition & Food Research, mostra come il pomodoro aiuti a regolarizzare l’attività del fegato diminuendo i lipidi nel sangue grazie all’acido 9 oxo-otta-deca-dienoico estratto proprio dal pomodoro.
A tal proposito il professor Kawada spiega: “La scoperta dell’effetto di questo particolare estratto di pomodoro conferma ancora una volta gli effetti benefici del vegetale sul nostro corpo. L’assunzione regolare, associata a uno stile di vita sano, potrebbe dunque essere un’arma in più nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e dell’obesità”.
Le parti verdi della pianta sono tossiche, per la presenza di un glicoalcaloide steroidalee chiamato solanina, neppure dopo la cottura viene eliminata questa tossiticità.
Ci sono vari tipi di pomodoro:
• Pomodori a forma allungata: Maremma, San Marzano
• Pomodori tondi lisci: Sunrise, Montecarlo
• Pomodori costoluti: Samar, Pantano, fiorentino
• Pomodori ciliegia e a dattero (pomodoro cherry)
• Pomodori cavi all’interno: tomate à farcir
• Pomodori a forma schiacciata, ombelicata, globosa ecc..
Pomodoro: Come coltivarlo
Se volete coltivare da voi i vostri pomodori potete farlo molto semplicemente, sia nell’orto che nel vaso. Potete seminare i semi a Gennaio o Febbraio usando un semenzaio, per poi trapiantare i piantini a Marzo-Aprile, anche se il mio consiglio è quello di acquistare le piantine già formate pronte ad essere piantate. Tra una piantina e l’altra lasciate 12-15 centimetri e interratele di 5-6 centimetri. Per favorire la crescita dovrete concimare con concime organico o compost, e dovrete sistemare dei bastoni a cui andrete a legare la piantina in modo che si possa arrampicare e i frutti non tocchino terra.
Importante è eliminare la foglia che cresce tra il fusto e la foglia in modo che la pianta cresca al meglio. Le annaffiature devono essere fatte al mattino o alla sera, mai quando c’è il sole caldo. Se coltivate in vaso mai lasciare l’acqua nel sottovaso, in orto vanno annaffiate 2 volte la settimana nei periodi più caldi.
Ricetta per la passata di pomodoro rustica per l’inverno
Procuratevi dei pomodori ben maturi, io amo i san marzano per fare la passata, ma potete scegliere quelli che preferite, ricordandovi che in base alla scelta cambia la consistenza della passata, per esempio i cuore di bue danno una passata più liquida.
Se non avete il passa-verdure dovrete sbucciare i pomodori prima di cuocerli, io li butto in acqua bollente per un minuto e quando li tiro fuori con la schiumarola la pelle viene via tutta insieme appena li tocco.
Poi preparo un soffritto di scalogno, sedano e carote in olio extravergine, taglio i pomodori a pezzettoni cercando di eliminare il più possibile di semi, e li metto nella pentola del soffritto.
A questo punto lascio cuocere per alcune ore (dipende da quanti pomodori e da quanto “spessa” la si vuole la passata), quasi a fine cottura aggiungo il basilico e un po’ di sale. Potete anche aggiungere rosmarino, origano o timo o altre erbette a seconda dei vostri gusti.
Ora ci sono due metodi per conservare la passata di pomodoro ottenuta. Il primo è quello di mettere la conserva bollente nei vasetti, chiuderli immediatamente e conservarli dentro uno scatolone con delle coperte, in modo che si raffreddino molto lentamente e che si crei una specie di sottovuoto.
Il secondo metodo, quello che preferisco, è quello di riempire i vasetti con la passata di pomodoro, chiuderli bene e poi farli bollire per 10-15 minuti ben immersi in modo che l’aria esca dai vasetti e si crei anche qui il sottovuoto.
Entrambi i metodi assicurano una lunga conservazione per la passata di pomodoro che potrà essere utilizzata per condire ottime paste anche così com’è senza l’aggiunta di nient’altro.
Un’accortezza che dovete sempre prendere è quella di utilizzare vasetti puliti, sterilizzati e con tappi a vite nuovi. (Eticamente.net)