La musica come strumento di conoscenza

Apicella e Pungitore relatori a Simeri Mare al convegno di Naturium

foto12La musica può essere intesa come uno strumento di conoscenza. Sono stati concordi nell’affermarlo l’antroposofo Fabio Apicella e il giornalista, dottore in Filosofia, Francesco Pungitore, domenica scorsa a Simeri Mare. Le loro relazioni hanno animato la serata culturale “Naturium” promossa e organizzata da Giovanni Sgrò presso la struttura turistica Villa Rubino. Un evento reso ancora più suggestivo dalle splendide esecuzioni dal vivo di Annalisa Critelli (pianoforte), Roberta Zirilli (flauto), Marco Cantafio (percussioni) e Serena Mustari (violinista). Ha introdotto i lavori Francesco Pungitore, aprendo uno sguardo d’orizzonte sul ruolo della musica nella storia dell’indagine filosofica. Tantissimi i riferimenti toccati dal giornalista: Schopenhauer, Nietzsche, Hoffmann, Luciano Berio, Ernst Bloch, per poi passare a Pitagora, a Platone, alla tradizione orientale indiana e a quella egizia, attraversando fugacemente le suggestioni della fisica quantistica e concludendo con gli illuminanti scritti di Paramhansa Yogananda. Un viaggio nel tempo sfociato nella constatazione che, da sempre, musica e filosofia si affiancano, inequivocabilmente, come forme di suprema conoscenza del mondo. E’ seguita l’ampia e articolata relazione di Fabio Apicella, preceduto dalle letture recitate di Cristina Esposito. Apicella ha presentato il percorso di meditazione musicale “Akroasis”, da lui personalmente elaborato in maniera del tutto originale dopo anni di studi e ricerche. Gli obiettivi dell’esercizio, definito anche “dell’ascolto attivo” e del “pensare passivo”, sono molteplici: creare una sorta di quiete armonica nell’anima di chi pensa, potenziare l’attività della coscienza, conseguire il pensare intuitivo e la conoscenza oggettiva della realtà. La tecnica descritta, dunque, poggia su un’attività artistica e non dialettica, cioè oggettiva e non soggettiva, pertanto valida per tutti. L’Akroasis di Apicella si sviluppa essenzialmente su tre livelli: 1) ascolto della musica fisica eseguita; 2) creazione di una melodia interiore; 3) concentrazione sulle vibrazioni armoniche e sulle vibrazioni dissonanti. Una meditazione strutturata in sei ulteriori fasi-azioni che Apicella ha consegnato a tutti i presenti con una approfondita e argomentata spiegazione.

 

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