Badolato – La compagnia Teatro del Carro a “Sconfinando. Musica a sud”

Venerdì 29 agosto sarà anche alla finale di “Parole nel vento” a Badolato

delcarroParentesi estiva per la residenza teatrale MigraMenti di Badolato, ma periodo di grande attività per la compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi, che la gestisce. Dopo un intenso mese di giugno che ha visto, tra le altre attività, anche la partecipazione al festival del teatro indipendente Fringe a Roma con “Arlecchino Deucalione” diretto da Michele Monetta, il Carro ha continuato a presentare spettacoli e recital in tutta Italia nel corso dell’estate. E’ proprio di questi giorni la partecipazione alla rassegna “Bacchanalia” di Tiriolo dove è andato in scena “Prima cuntu e doppu cantu” in cui sono stati ripresi alcuni testi che Pino Michienzi (l’indimenticato artista fondatore della Compagnia) ha rielaborato a partire da brani di autori calabresi fra cui Costabile e Repaci. Attraverso le parole e i versi lo spettacolo racconta il rapporto di una terra, la Calabria e dei suoi uomini e donne, con le proprie radici e la propria “anima”, la forza, la fatica, le luci e le ombre di una realtà complessa e contraddittoria e, allo stesso tempo, culturalmente e antropologicamente ricchissima.

Calabria e Meridione protagonisti anche martedì 26 agosto, quando il Carro sarà nel borgo di Badolato per partecipare a “Sconfinando. Musica a sud”, dove porterà in scena “Bassitalia. Discorso alla terra”, con la regia di Luca Maria Michienzi.  Sul palco ci sarà un trio di interpreti tutto al femminile, con in testa AnnaMaria De Luca, che si esibirà insieme a Lucia Cristofaro e Josephine Carioti. Lo spettacolo è incentrato sulla figura di Franco Costabile nato a Sambiase, professore di italiano e storia – il titolo, non a caso, si riferisce a una sua poesia, “Calabria Infame” – e racconta la storia di una vita tormentata, quella di Costabile appunto. Il suo istinto poetico, incisivo, si manifesta in giovanissima età con tenere filastrocche e semplici versi, nei quali esprime il disagio di essere stato abbandonato dal padre che, partito per insegnare in Tunisia, sceglie poi di non tornare mai più. E’ con sentimenti di inadeguatezza che cresce e studia il giovane Costabile. Tradurrà in poesia la sua pena, le sue angosce, la sua passione, il suo andare e tornare da Sambiase a Roma. Il paese non è capace di contenerlo, di offrirgli scambi intellettuali, crescita. La città è troppo grande, dispersiva, incapace di accoglierlo umanamente, di prestare attenzione a un animo fragile, introverso, timido. Ma la sua poesia cresce, diventa forza, denuncia sociale, manifesto politico, dichiarazione d’amore per la sua terra.

Il programma dei prossimi appuntamenti del Teatro del Carro non finirà qui: il 29 agosto la compagnia sarà nuovamente “dalla parte” del premio letterario “Parole nel vento”, partecipando con alcune letture alla serata finale che si terrà nel centro storico di Badolato.

 

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