Finale a sorpresa alla presentazione del saggio di Giuseppe Pisano dal titolo “Ombre templari a Umbriatico” svoltasi a Soverato il 14 agosto scorso. Il professore Pisano ha voluto dare prova dell’esistenza dei templari in Calabria esponendo due importanti documenti papali. Il primo riguarda Alessandro III ed è datato 1178. In questo scritto del pontefice, indirizzato ai prelati di Calabria e Puglia vi è un ordine di non esigere dai Templari la quarta dei beni che venivano loro lasciati. L’altro documento invece porta la data del 1191 ed è scritto da Celestino III. In questa missiva il papa raccomandava ai prelati ed altri ecclesiastici della Calabria a non opporsi alla sepoltura nelle chiese templari a quelli che l’avevano scelta. “Di fronte a tali inequivocabili documenti – ha affermato Giuseppe Pisano -, anche se mancano notizie documentarie attestanti gli stanziamenti templari in Calabria, diviene doveroso per gli studiosi calabresi e non solo adoperarsi attraverso nuove ricerche al fine di ricostruire la storia della presenza nel nostro territorio di questo importante e glorioso Ordine cavalleresco ”.A presentare, di fronte a una buona cornice di pubblico, il saggio di Pisano è stato Raffaele Mancini, il quale ha voluto evidenziare l’importanza di un approfondimento degli studi sul medioevo in Calabria ad oggi estremamente carenti. Inoltre Mancini ha voluto sottolineare il ruolo importante della Calabria e dei calabresi nel periodo delle crociate citando figure come Gioacchino da Fiore, Brunone di Colonia e Boemondo I d’Antiochia (che ha vissuto per diversi anni a San Marco Argentano).