La Valle di Sainaro, così come la disegna il geografo tedesco del Cinque-Seicento, Filippo Cluverio, è una vasta pianura che si estende dalla foce del torrente Ancinale fin a lambire il promontorio di Stalettì. E dove Augusto De Riso sul finire della prima metà del Novecento, e riprendendo un’antica leggenda riportata da Gabriele Barrio, pensò bene di renderla teatro di una battaglia tra romani e cartaginesi nei primi secoli a.C., durante la seconda guerra punica, e nel tratto in cui è attraversata dal torrente Grizzo. Discostandosi in questo da Barrio il quale riporta che «lo stolido vulgo pensa che qui si sia combattuta la battaglia della Sagra tra Crotoniati e Locresi» intorno al VI secolo a.C.
Affiancata da un tratto di costa fra i più belli e suggestivi del golfo di Squillace, essa interessa i territori di Satriano, Soverato, Montepaone, Gasperina, Montauro, Stalettì; altri centri abitati vi si affacciano dall’alto delle loro rispettive colline, come Gagliato e Petrizzi. Una realtà, questa, molto ricca di storia, cultura, tradizioni, siti artistici e archeologici che, se inseriti in opportuni progetti di programmazione e ben integrati con le bellezze paesaggistiche, possono senza dubbio costituire un valido supporto a una efficiente e competitiva offerta turistica.
Ne sono convinti i gestori del Residence Calaghèna di Montepaone Lido che quest’anno hanno accolto i loro ospiti con un cadeau davvero originale e molto gradito: una guida turistica arricchita di immagini e notizie storiche così da essere letta e consultata nel corso delle tante gite ed escursioni lungo percorsi ed escursioni organizzati nel comprensorio.
Ne è autore il giornalista e scrittore Francesco Pitaro che si è avvalso della disponibilità della casa editrice il Testo editor che da alcuni anni persegue, con il suo presidente Alfonso Molea, un preciso e ben finalizzato progetto di valorizzazione delle potenzialità culturali e turistiche locali. “Convinti, in questo, della necessità di cambiare registro e approccio guardando al binomio cultura-turismo in termini di complementarità e non più visti come due corpi eterogenei e separati”.
È un discorso, questo, che vale per l’intero territorio calabrese, beninteso. Anche se il “paniere di offerta” turistico-culturale proposto in questa pubblicazione è circoscritto a quell’area che passa sotto il nome di Piano di Sainaro e ai diversi paesi che, in un modo o nell’altro, le fanno corona o che presentano affinità storiche con essa.
“La mia convinzione – scrive nella premessa l’autore – è che il turismo (e specificamente quello balneare) così come è stato visto finora, ovvero fondato principalmente su sole-mare-settecento-chilometri-di-costa, non è più sufficiente a soddisfare le aspettative del visitatore”. È un discorso, questo, che vale per l’intero territorio calabrese, beninteso. Anche se il “paniere di offerta” turistico-culturale proposto in questa pubblicazione è circoscritto a quell’area che in senso lato passa sotto il nome di Piano di Sainaro e ai diversi paesi che, in un modo o nell’altro, le fanno corona o che presentano affinità storiche con essa.
Qui nella seconda metà del secolo scorso sono venute emergendo realtà urbanistiche nuove come Soverato, Montepaone Lido, Pietragrande di Montauro, Caminia e Copanello di Stalettì. La prima, in particolare, occupa nel campo del turismo balneare un posto di eccellenza nell’intera regione per il fascino che ispira e per le sue elevate qualità paesaggistiche.
Ma con questo sarebbe oltremodo riduttivo se si trascurasse, nell’insieme dell’economia turistica, quanto tuttora racchiudono e conservano i centri storici che gravitano, o si affacciano, su questa pianura: da Satriano a Gagliato e Petrizzi, da Montepaone a Gasperina, da Montauro a Stalettì. Di ciascuno di essi Pitaro ha illustrato qui, in sintesi, una peculiarità culturale fra le tante altre di cui le loro rispettive storie secolari dispongono.
Francesco Pitaro è nato a Gagliato (CZ) il 17 febbraio 1953, e vive a Montepaone. Giornalista, ha collaborato alla Radio Vaticana e scritto per Tuttosport, Corriere dello Sport-Stadio, Giornale di Napoli. È stato comunicatore presso il Dipartimento “Politiche comunitarie”, all’Unità di progetto “Relazioni internazionali” della Regione Calabria e all’Autorità di gestione del Por Calabria. È stato collaboratore fisso del trimestrale di cultura Calabria Letteraria e ha scritto per le pagine regionale, commenti e culturale di Gazzetta del Sud.
Mario Pitaro